Kojima: la VR di adesso non è la VR giusta

Tutti i videogiocatori ormai conoscono Hideo Kojima: genio del game design, ha vissuto la sua carriera con un occhio di riguardo verso le tecnologie moderne, rimanendo sempre aggiornato. E’ quindi scontato sapere che è interessato anche alla realtà virtuale: quello che è strano è il suo modo di pensare le famose esperienze VR. Secondo Kojima, infatti, quelle uscite fino ad ora non sono nulla di straordinario, e ancora deve mostrarsi al pubblico con un’esperienza degna di questo nome. A tal proposito, ha affermato di essere intenzionato a lavorare su qualche progetto VR:

La realtà virtuale può far provare emozioni in un modo nuovo, ed è qualcosa di grande, ma nessuno lo sta ancora facendo! Vedono la VR come un’estensione dei giochi tradizionali, ma non penso che lo sia.

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Diciamo che i suoi lavori sono tutt’altro che poco studiati.

Alla domanda riguardo la giusta via da intraprendere con la realtà virtuale, secondo il papà di Metal Gear Solid, la risposta è stata:

Se dicessi loro cosa dovrebbero fare, allora le persone inizierebbero a copiare e copiarsi, quindi non lo dirò.

Un consiglio però lo da agli sviluppatori: i fratelli Lumière, che crearono la prima telecamera circa 100 anni fa, spiegarono la loro invenzione come una macchina creatrice di fotografie in movimento, concetto molto diverso da come viene visto ora il cinema. La differenza è che la VR non ha fotogrammi ed è interattiva, e queste due caratteristiche aprono possibilità. Se siete desiderosi di vedere Kojima all’opera con la realtà virtuale, dovrete però aspettare: al momento è totalmente dedicato al lavoro su Death Stranding, e ne passerà di tempo prima di allora!

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