Come ben saprete, a breve uscirà sul mercato Oculus Touch, dispositivo capace di tracciare i movimenti delle mani del giocatore che lo impugna: fino a poco tempo fa era testabile esclusivamente nelle fiere dedicate alla VR e al videogioco, ma ora che sta per uscire, è stata finalmente rivelata la dimensione necessaria della sala dove poter giocare. Grazie a questi dati, è stata finalmente creata un’immagine che mostra le relative distanze obbligatorie, partendo dal primo sistema di tracciamento uscito sul mercato, quello Vive (già a 360 gradi), arrivando all’Oculus Touch (che prima doveva essere a 180 gradi, ma ora è divenuto anch’esso a 360). Naturalmente l’approccio da avere, a seconda della modalità di tracciamento, sarà diverso: due telecamere basteranno per tracciare solo i 360 gradi intorno al giocatore, mentre un approccio roomscale avrà bisogno di tre telecamere (una in più del pacchetto base). Ma tagliando corto, e arrivando al succo del discorso, ecco le dimensioni richieste.
Quella che vedete è una ricostruzione nata dalle dimensioni ufficiali rilasciate nelle documentazioni relative ai due sistemi di tracciamento: le due telecamere Oculus possono coprire un’area di 0.46 metri quadrati, mentre aggiungendone una si può coprire una superficie di 0.76 metri quadrati (ma la definizione della stanza arriverà fino a quasi un metro quadrato). Vive riesce comunque a vincere in termini di superficie, con i suoi 1.06 metri quadrati. Dopo aver rincorso per un bel po di tempo, Oculus Touch rimane inferiore (ma solo in termini di grandezza di area coperta) a Vive, rischiando di aver bruciato tutto il tempo trascorso tra l’uscita dei due sul mercato.