Per chi non lo conoscesse ancora, ILMxLab è uno studio della Disney totalmente dedicato alla creazione di contenuti per la realtà virtuale. Oltre ad aver lavorato per Trials of Tatooine su HTC Vive, lo studio ha anche rilasciato un video prequel di Rogue One, il nuovo film che uscirà al cinema questo dicembre. Tale esperienza, nello specifico, disponibile tramite Verizon, mostra la prima scoperta della Morte Nera, inserendo l’utente all’interno di un cockpit di un X-Wing. Se tutto ciò può sembrarvi abbastanza conosciuto, è perché la stessa ILMxLab ha lavorato con EA e DICE per la missione (che arriverà il 6 dicembre su PlayStation VR) di Star Wars Battlefront, intitolata Rogue One: X-Wing VR Mission. Il minimo comune denominatore in questa equazione, come potete ben vedere, è la produzione di contenuti legati alle famose guerre stellari: questo perché l’obiettivo finale, secondo Rob Bredow, Chief Technology Officer alla LucasArts, è far diventare il processo di creazione di contenuti VR necessario nella produzione dei film di Star Wars.
La fortuna principale, lavorando con una tecnologia tanto acerba quanto ricca di potenziale, è quella di poter sperimentare e imparare di volta in volta: passando dal sonoro 3D, all’analisi dell’esperienza per portarla nei visori al massimo delle possibilità , ogni singolo dettaglio può rivelarsi necessario per la buona riuscita del progetto. Per ora abbiamo visto solo pochi progetti, ma di certo il loro obiettivo non è quello di creare veri e propri videogiochi (sebbene usino Unreal Engine 4), ma esperienze VR collaterali. Sappiamo infine che il futuro contenuto che arriverà in realtà virtuale, quello dedicato a Darth Vader, sarà un po’ più longevo del già visto Trials of Tatooine. La produzione massiva di contenuti di alto livello in VR, mista alla distribuzione sia di visori domestici (come PS VR, HTC Vive e Rift) che di postazioni dimostrative (come se ne vedono molte, di recente, in location ad alta affluenza di visitatori), sta creando un nuovo settore parallelo alle già note arti cinematografiche e videoludiche, che potrebbe ben presto trovare il suo pubblico e, chi lo sa, diventare una nuova forma di viral marketing.