TPCAST: Un accessorio trasforma l’HTC Vive in un HMD wireless

Quel cavo… Quell’odioso cavo! L’incubo che perseguita ogni possessore di HTC Vive! E’ ormai appurato che il futuro della realtà virtuale non prevede l’uso di cavi per collegare il visore alla piattaforma che lo supporta, e i grandi nomi del settore lo sanno bene. E’ ormai da tempo che si stanno cercando soluzioni per eliminare il problema: un esempio lo troviamo nei backpack, zaini in grado di contenere un mini computer a cui collegare il proprio HMD, ottenendo comunque dei pareri positivi, vista la leggerezza del tutto. Ma risulta comunque una soluzione, diciamo, poco elegante, e prevede comunque l’acquisto di un PC a parte da poter mettere dentro questo zaino. E’ quindi giunto in nostro soccorso TPCAST, una compagnia facente parte del programma di invetsimenti Vive X, la quale ha realizzato un accessorio che sembra incarnare proprio questo sogno proibito. Questo piccolo apprecchio va montato direttamente sul visore, ed è fornito di una piccola batteria con un’autonomia di circa un’ora e mezza, ma già si sta considerando l’idea di realizzare batterie più capienti da connettere all’accessorio e tenere nella propria tasca.

Non è chiaro ancora se sarà in grado di mantenere lo standard dei 90 FPS o se ci saranno problemi di latenza, ma tutti coloro che l’hanno testato fino ad ora affermano che le performance sono così poco ridotte che è impossibile notare la differenza tra visore con cavo e wireless. La partnership tra Valve e HTC si rafforza unteriormente grazie all’investimento in Nietro, un’altra compagnia che si sta specializzando proprio su questo argomento, anche se da parte di questa azienda non sappiamo ancora nulla. Questo accessorio è già disponibile sullo store cinese ad un prezzo di circa $220 con la possibilità di poter essere spedito anche in territori internazionali. La data di rilascio per il pubblico occidentale sembra prevista per i primi mesi del 2017. Sarebbe interessante vedere se questo stesso accessorio possa funzionare anche su Oculus Rift… E’ vero, l’obiettivo ultimo è quello di un visore autonomo, in grado di funzionare da solo senza il supporto di un PC, ma la strada è ancora lunga, e questo tipo di soluzioni, fino ad allora, potrebbero rappresentare la chiave per riuscirci.