Per chi minimamente, anche solo per capire come funziona il mondo del video editing, si fosse avvicinato ai software che lo permettono, non può non conoscere Adobe Premiere Video Editor, software utilizzato sia dagli amatori che dai professionisti. Ed è proprio Adobe che quindi, cogliendo la palla al balzo dei filmati a 360 gradi, ha ideato un software utile per il montaggio di video in VR. Se c’è una cosa che però è subito risaltata come sbagliata, o per lo meno poco intuitiva, è la fruizione del software attraverso uno schermo: editare un video a 360 gradi, non vedendolo in quel modo, risulta infatti molto difficile e approssimativo. CloverVR (è questo il nome del software al momento), per ovviare a questo inconveniente, vi catapulterà all’interno dello stesso video, permettendovi di modificarlo tramite il vostro visore. Steven DiVerdi, durante la conferenza Adobe Max che si è tenuta la settimana scorsa a Las Vegas, ha mostrato come, con solo due Oculus Touch e un Oculus Rift, sia possibile sfruttare il software.
Si può percepire fin da subito che le immagini sullo schermo, al pubblico sottostante, risultano molto difficili da capire, al contrario, per chi si trova addosso il visore, tutto appare intuitivo e facile da comprendere, permettendo funzioni più elaborate ma soprattutto permettendo all’utente di poter vedere continuamente il proprio risultato. Project CloverVR ancora non ha una data d’uscita, e probabilmente prima di vederlo in commercio assisteremo a nuove trasformazioni e miglioramenti della propria interfaccia, ma la scelta di focalizzarsi su questo tipo di software, da parte di Adobe, dimostra come nuovi metodi di comunicazione sono pronti ad essere appresi dai content creator che, nei giorni d’oggi, non vedono l’ora di trovare nuove modalità di divulgazione.
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