Per il nuovo visore di Magic Leap le dimensioni non contano


In mezzo a tanti colossi che dominano l’industria della realtà virtuale, come Google, Facebook e Microsoft, fa piuttosto impressione poter annoverare una giovane startup come Magic Leap tra i pezzi grossi del settore. Gli apprezzamenti e gli investimenti compiuti da Google, Qualcomm e altre aziende sembrano quindi aver dato i loro frutti: solo quest’anno, infatti, l’azienda ha registrato entrate per più di 790 milioni di dollari, ed è attualmente valutata ben 4 miliardi e mezzo. Se nel 2016 compagnie ben più grandi si sono interessate alla relativamente piccola Magic Leap, significa che quest’ultima ha in cantiere qualcosa di estremamente importante. Noi, però, sappiamo soltanto che la compagnia statunitense, con sede centrale in Florida, è da qualche tempo impegnata nella realizzazione di un nuovo dispositivo a realtà aumentata, non ancora ufficialmente annunciato. Un nuovo indizio dello stato piuttosto avanzato dei lavori è giunto ieri: Magic Leap ha registrato un nuovo design presso lo United States Patent Office, relativo a un dispositivo a realtà virtuale o aumentata che abbia una distanza regolabile tra le pupille oculari. Ma questo, all’atto pratico, cosa significa?

Si, Magic Leap è stata in grado di fare anche questo.
Si, Magic Leap è stata in grado di fare anche questo.

Possiamo soltanto fare congetture in merito. Analizzando quel che sappiamo per certo, questa nuova tecnologia permetterebbe di rendere il dispositivo decisamente più ergonomico e funzionale. I file inviati all’ufficio statunitense includono anche dei semplici render in bianco e nero, che però consentono di farsi già un’idea sul tipo di dispositivo di cui si sta parlando. Se questo design dovesse rivelarsi simile a quello finale, staremmo parlando di un device di dimensioni davvero contenute, in grado di surclassare senza problemi qualsiasi concorrente già sul mercato, e anche se la stessa Magic Leap ha precisato che si tratta soltanto di immagini orientative, la sensazione è di non essere troppo lontani dalla versione definitiva. Seppur estremamente piccolo ed ergonomico, l’headset, è un vero e proprio visore, in grado di inviare immagini separatamente ad ogni occhio.  Il CEO Rony Abovitz, non nascondendo una certa soddisfazione, ha dichiarato che i principali obiettivi nello sviluppo sono già stati raggiunti. Chissà che a breve non si possa vedere qualcosa di più sul nuovo device?

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