La realtà virtuale si è rivelata essere promotrice di un numero spropositato di campi di ricerca scientifica, tecnologici, dell’intrattenimento e, ultimo ma non per importanza, quello artistico. Un banale esempio, che lascia immaginare quanto effettivamente può essere utile in quest’ultimo settore, è l’intenzione che gira da un pò di voler creare un museo virtuale in cui le opere più creative realizzate con Tilt Brush possono essere esposte. Ovviamente, la stessa realizzazione di giochi in VR è, allo stesso tempo, arte e intrattenimento. Ma c’è un’altro campo che può scoprire nuove vita attraverso la realtà virtuale: il fumetto. La celebre casa di sviluppo Square Enix ha messo su un team di 10 persone per lavorare a Project Hikari, un vero e proprio esperimento per portare il manda su visore, o meglio, l’utente nel manga. Sogno proibito di tantissimi appassionati, Project Hikari potrebbe rivelarsi un esperimento in grado di aprire la strada a talentuosi artisti e storytellers. Il titolo è stato presentato durante il VR Showcase dell’ultimo Oculus Connect, catturando l’attenzione dello stesso Palmer Luckey. Ciò che lo rende interessante risiede nel sistema che si sono inventati per raccontare ed esporre la loro storia. Mentre molte opere simili si limitato a creare effetti di profondità , animazioni e effetti speciali, Project Hikari osa di più: sfogliate le prime pagine, verremo trasportati all’interno dei vari pannelli in un ambiente animato esplorabile completamente in 3D, con tanto di suoni e doppiaggio a rendere l’esperienza ancora più immersiva. Di tanto in tanto, alcuni pannelli in vecchio stile 2D emergeranno per aiutarci a contestualizzare concetti o eventi di cui magari l’utente è all’oscuro fino a quel momento.
L’idea di base da cui il team di sviluppatori è partito per realizzare la loro opera non è solo quello di offrire un nuovo modo di sperimentare uno dei media più influenti e diffusi al mondo, ma anche di permettere agli artisti di creare versioni dei loro fumetti o intere opere originali pensate con la VR in mente. Tutto ciò però sa offrire comunque la sua buona dose di sfide: non tutti gli illustratori vogliono o possono realizzare opere in realtà virtuale. Ci sono costi, paradigmi completamente diversi, un mercato non ancora così vasto e anche rischi, cosa già molto presente già normalmente con la vecchia cara carta stampata. Square Enix lo sa bene, e caso vuole che la casa di sviluppo abbia già pubblicato in passato alcuni manga! Ciò vuol dire che il materiale per sperimentare non manca, e chi lo sa, presto, oltre al disegno 2D, potrebbero nascere intere saghe a ciclo mensile tutte quante in VR. Project Hikari è ancora in fase molto embrionale di sviluppo, quindi ancora non sappiamo nulla su demo, pubblicazione, piattaforme supportate o prezzo, ma speriamo vivamente di avere presto altre notizie al riguardo.