Nintendo ha ufficialmente svelato la sua prossima console, chiudendo così le ipotesi e le teorie di milioni di appassionati. Sapevamo poco di NX, se non che sarebbe stato un dispositivo assolutamente dissimile dalla competizione e da quello che si sarebbe aspettato qualsiasi videogiocatore. Le prime voci, infatti, parlavano di uno stravolgimento del design e di una trasformazione del concetto stesso che avevamo avuto, finora, delle console stesse. Insomma, Nintendo NX avrebbe sconvolto e impressionato il mercato, presentando un prodotto fuori da ogni concezione ma, alla fine dei conti, possiamo effettivamente parlare di uno stravolgimento? Purtroppo, dobbiamo prendere in considerazione un elemento che contraddistingue il futuro dell’intrattenimento, e che ha portato a deludere alcune aspettative che le persone avevano sulla console. Nintendo ha voluto percorrere ancora una volta una strada sicura, ignorando completamente la realtà virtuale.
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NX, rinominata ufficialmente Nintendo Switch, è una console piccola e minimalista, che si presenta con un’anima da portatile. Prendendo parti esterne del sistema, Switch potrà infatti trasformarsi in un tablet da gioco, unendo i vecchi Wii U e 3DS in un dispositivo unico e compatibile con diversi stili di gioco. Inoltre, torna la cartuccia; vecchio supporto di memoria giustificato, però, dalla sua grandezza attuale, che non supera quella di una scheda SD. I controller stessi, infine, potranno staccarsi letteralmente dal tablet, per consentire al giocatore di poggiare la la console su una superficie piana e provare un’esperienza totalmente wireless. In ogni caso, bisogna pensare che l’idea del controller potrebbe servire alla Nintendo per realizzare, in futuro, un visore dedicato interamente alla console. Il punto, però, è che se Sony è arrivata a portare un PlayStation VR che ha scosso il mercato dell’intrattenimento digitale, Nintendo ha voluto invece proseguire per un percorso fatto da piccoli bocconi. Dovremmo andare avanti e pensare alle tecnologie del futuro, ma la grande N, per ora, non lo sa.