Gli investimenti che Google sta facendo per supportare la telefonia mobile a favore della realtà virtuale sono veramente notevoli, come dimostrano le ultime novità al riguardo del loro visore mobile. Il Daydream è ormai alle porte, l’industria degli smartphone si sta già preparando per questo grandioso avvento, progettando, con la VR in mente, cellulari sempre più all’avanguardia, per garantire un’esperienza portatile come mai se ne sono viste. Pixel, lo smartphone progettato da Google e assemblato da HTC, e i lavori in cantieri in casa Samsung, potrebbero non essere gli unici nomi di cui sentiremo parlare. Lenovo infatti, tempo fa, era a lavoro su Project Tango, un sistema per mobile in grado non solo di portare numerosi vantaggi per la VR, ma addirittura per ridimensionare completamente il concetto di AR e AV. Secondo un annuncio, a novembre dovrebbe uscire ufficialmente il Phab 2 Pro, il primo smartphone in grado di supportare tale tecnologia. Questo cellulare, fornito di quattro sensori montati sulla telecamera, è in grado di eseguire una scansione dell’ambiente circostante e proiettare immagini virtuali nell’ambiente circostante, creando modelli 3D con cui è possibile interagire e ammirare a 360 gradi.
Praticamente, quello che Pokémon Go non è riuscito a fare, il quale si limitava soltanto ad applicare un filtro piatto sovrapposto all’immagine ripresa dalla telecamera. Il prezzo di questo nuovo dispositivo è di $499, ma c’è un dettaglio che fa storcere un pò il naso: non si hanno notizie sulla sua compatibilità col Daydream. Gli esperti affermano che già Pixel, sicuramente compatibile col visore, non farà gli stessi numeri dei suoi concorrenti Apple: cosa ne sarà quindi del Phab 2 Pro se dovesse rivelarsi incompatibile? Certo, le applicazioni di questa tecnologia sono utilissime per la VR perchè potrebbe permettere un sistema di tracking room-scale, cosa non indifferente, ma può avere mille applicazioni in più per la realtà aumentata, di cui visori accessibili al pubblico, attualmente, non ce ne sono. Potrebbe essere una tecnica di mercato per coprire due settori distinti, o semplicemente un dispositivo prodotto e venduto al momento sbagliato?