Brian Blau: il Daydream è destinato a cambiare per sempre il mercato VR

Il prossimo mese sarà decisamente promettente per la VR: verrà, probabilmente, mostrato qualcosa di interessante riguardo al Daydream, PSVR lancierà il suo visore e Oculus sembra pronta per un annuncio importante. Il panorama potrebbe cambiare e plasmarsi in modo incisivo, ma chi di questi avrà davvero più impatto sul mercato? Brian Blau, vicepresidente della Gartner’s Research, non ha dubbi: il Daydream influenzerà in maniera molto decisiva, e che addirittura il PSVR potrebbe iniziare il suo declino. Brian non c’è certo l’ultimo arrivato nel settore VR, anzi, ha accumulato più di trent’anni di esperienza dietro le file di Intervista, la compagnia dietro il VRML e Autodesk ha contribuito alla costruzione del primo API per la grafica 3D, ed è inutile dirlo, sono anni che aspetta il giorno della rivoluzione. Secondo la sua opinione, PSVR farà sicuramente la sua figura in breve termine, grazie alla sua accessibilità, ma a lungo andare si dimostrerà essere strutturalmente molto debole. Nel 2020, prevede che ci saranno almeno 5 compagnie che venderanno i visori, ma Sony non sarà fra queste. La ragione, in realtà, è molto semplice, e risiede, paradossalmente, nell’enorme versatilità della tecnologia. Attualmente infatti, è utilizzata moltissimo in ambito gaming e intrattenimento, settore dove Sony, ovviamente, eccelle.

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Il futuro non sembra roseo per Sony e il suo PSVR. Come si comporterà? Cercherà di cambiare strategia?

Ma presto, la VR troverà i suoi spazi in molti altri settori, e il cellulare, in quel momento, avrà la meglio: sarà allora che il Daydream dimostrerà di essere realmente quello che influenzerà maggiormente il settore. Mail, social, lavoro, comunicazione, intrattenimento, e in più, VR, tutto in un visore portatile e che richiede l’uso di un cellulare. Ma non finisce qui: poichè il Daydream ha scelto i sistemi Android come piattaforma prediletta, è facile intuire quali saranno le conseguenze: più Google si concentrerà per ottimizzare l’HMD per Android, e più gli Android si evolveranno per adattarsi alla VR, con la possibilità di dominio quasi totale nel mercato smartphone. Le vendite, in tutto ciò, aumenteranno per Android, che si concentrerà a realizzare cellulare sempre più preformanti per la realtà virtuale, e si prevede che nei prossimi 2 anni, il ciclo di vita degli apparecchi spingerà moltissime persone ad adattarsi al cambiamento. Chi lo sa se le previsione di Brian Blau si riveleranno corrette. Qualsiasi sarà il futuro che ci aspetta, su questo non ci piove, promette un ambiente che accoglierà, una volta per tutta, la realtà virtuale a braccia aperte.

 

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