Cosa si potrebbe provare a visualizzare in prima persona il codice di un programma? Il pensiero, facente parte di una nicchia ben definita e composta, perlopiù da programmatori, ha sempre incuriosito chi avrebbe voluto, per esempio, portare lo sviluppo della propria applicazione all’interno della realtà virtuale. Pensiamoci un attimo: lavorare attraverso mouse e tastiera, per poi ritrovarsi costantemente ad indossare il visore, può risultare frustrante e, nel complesso, un processo torpido. È da questi pensieri, e dalla volontà di trovare una soluzione, che Jason Voorhees ha portato in campo una novità nel mondo della realtà virtuale. Primitive, questo il nome del software, si prefigge di arrivare ad un punto nel quale la visualizzazione di un codice, e la sua modifica, si rivelerà un processo veloce, chiaro e collaborativo con i colleghi del proprio team. Il video sottostante ci mostra in maniera chiara cosa vuole proporre Jason al suo pubblico, ma le sorprese non finiscono qui!
Jason Voorhees, ideatore del progetto, ha parlato in maniera approfondita di Primitive, discutendo soprattutto delle funzioni che potrebbe avere in futuro:
L’aspetto più forte ed interessante del nostro software è che può prendere qualsiasi codice in Java e crearne automaticamente un modello animato in 3D. Ciò significata che anche case di sviluppo più grandi potranno visualizzare il loro codice e osservarlo in tutti i suoi dettagli. Stiamo imparando molto da questi passaggi. Dobbiamo capire in maniera chiara se compiere un passo visivo di questo passo nella VR può portare ad una comprensione più veloce e profonda del codice. Il funzionamento immediato che vorremmo dare a questo software consiste nel project management e nel portare nuovi dipendenti nel campo. Alla fine, vorremmo formare un prodotto ultimato, completo e che possa integrarsi in maniera collaborativa nello sviluppo in VR.
Voi cosa ne pensate? Quanti di voi sono interessati ad utilizzare Primitive per lo sviluppo di un progetto futuro? Let us know!