Chi si sarebbe mai aspettato che Sony avrebbe compiuto lo stesso passo falso di quel lontano e freddo 2010. Come molti di voi sapranno, durante il PlayStation Meeting di qualche giorno fa è stata ufficialmente presentata una nuova linea di PlayStation 4, che si aggiungeranno a quella classica per consolidare, insieme alla divisione di Xbox, una nuova gamma di prodotti e una nuova forma mentis del videogiocare su console. Insomma, sia Sony che Microsoft stanno compiendo queste scelte, e parliamo comunque di rivelazioni piuttosto importanti ed interessanti, ma nel caso di PlayStation è stato compiuto un errore particolarmente grossolano e balordo: quello di non pensare alla periferica che ha approfondito con orgoglio durante l’E3, presentando invece un tour de force concentrato unicamente sul dettaglio e il chiacchiericcio. Cosa potremo estrapolare da questa discussione e, soprattutto, cosa cambierà per PlayStation VR?
Parliamo, prima di tutto, delle console presentate durante il PlayStation Meeting. Sony ha confermato innanzitutto la presenza di PlayStation 4 Slim che, grazie a video e ad immagini passate, era stata già confermata da più voci. Niente da segnalare in questo caso, dal momento che ci troveremo dinnanzi ad una console che presenterà , rispetto a quella classica, soltanto un hardware più sottile e silenzioso. Il costo inferiore di PlayStation 4, però, vanifica già qualsivoglia desiderio di comprarsi la nuova console, portando la Slim a vivere in una via di mezzo che, probabilmente, danneggerà le sue vendite complessive. Il vero problema si presenta, però, con le parole utilizzate per descrivere PS4 Pro, la quale dovrà essere utilizzata per sfruttare al meglio il parco titoli di questa generazione videoludica. Quali termini sono stati tirati fuori per fomentare le aspettative dei consumatori? Per nostra sfortuna, e per chiunque stesse desiderando nuovi dettagli su PlayStation VR, arriva qui il vero sconforto.
Quali miglioramenti potremo trovare se indosseremo PlayStation VR con PS4 Pro? Le discussioni, durante il PlayStation Meeting, sono state ridotte all’osso, forse per tempistiche o per paura di rivelare dettagli scomodi. L’unica cosa che si è saputa da Sony, è che titoli come Farpoint potranno risultare più definiti e puliti. Brillante! La prima paura che veniva in mente a moltissimi acquirenti era, ovviamente, la definizione! A questo punto potremmo pure passare al 4K, dopotutto il frame rate è una componente inutile della realtà virtuale, giusto? Potrebbe far ridere questa situazione, ma la verità è che la concentrazione di Sony verso la definizione risulta controproducente, specialmente in un periodo così vicino al rilascio di PlayStation VR e, soprattutto, se la mettiamo a confronto con la qualità offerta da competitori del calibro di Oculus Rift e HTC Vive. Il visore sta per arrivare, e la data di uscita è attualmente fissata al 13 ottobre, quindi perché ignorare in questo modo il primo visore nel mercato odierno delle console? Sony ha fallito con la sua conferenza, e la colpa va data al suo modo di fare informazione, il quale punta sempre alla spettacolarità senza, però, fornire il minimo dettaglio.