Quattro motivi per preferire Gear VR a Daydream

Per un momento togliamo dall’equazione i visori Rift, PS VR e Vive, per definizione degli HMD fissi, e andiamo ad analizzare il settore mobile VR: si erge fiero, a mo di capogruppo, il Samsung Gear VR, sviluppato in collaborazione con Oculus, con una qualità davvero elevata ed un prezzo molto basso (se si possiede già un dispositivo compatibile). Come ben sappiamo, purtroppo o per fortuna, il settore è in costante crescita e prevede l’arrivo di nuovi competitor: uno di questi già si è presentato ed è Google Daydream, dispositivo simbolo dell’entrata di una delle più grandi aziende del mondo nel settore VR. La domanda da porsi è: riuscirà Daydream a scalzare il trono all’ormai ben noto Gear VR?

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Il Gear VR lo conoscete, questo è il Daydream: cosa ne pensate?

Come tutte le console war (se questa è definibile tale), soltanto alcuni fattori come le applicazioni, le performance e il prezzo sapranno muovere l’ago della bilancia verso uno o l’altro dispositivo, ma parlando in termini oggettivi di specifiche tecniche e analisi di mercato, Gear VR ha ben 4 motivi per cui potrebbe vincere questa battaglia, restando il migliore dispositivo VR mobile, ed eccole qua:

  • Prezzo e base installata: il prezzo del dispositivo, previo possesso di uno smartphone d’alta fascia della Samsung (dall’S6 in su), è di soli 99$ (e se riuscite a trovare offerte vantaggiose, anche meno). Inoltre, essendo già sul mercato da un po’, e avendo già dispositivi mobile in commercio molto diffusi, Samsung parte con una base installata molto ampia, cosa che Google non ha (ma che potrebbe avere in futuro, data la compatibilità più vasta con dispositivi mobile d’alta fascia, non obbligatoriamente Samsung).
  • Contenuti esclusivi: Oculus, fin da subito, ha deciso di puntare su un grande quantitativo di contenuti esclusivi per i propri utenti. Non sappiamo se Google adopererà la stessa filosofia, ma di certo possiamo dire che il Gear VR ha molti titoli importanti come esclusive, mentre Google ha le periferiche adatte per mostrare giochi d’alto calibro.
  • Controller: Gear VR al momento non ha un controller dedicato, mentre Daydream possiede dei motion controller nella media. Non si è visto in entrambi i casi nulla del livello di Oculus Touch o Vive Wands, ma con le ricerche e la tecnologia di Samsung e Oculus, trovare una periferica per il Gear VR non sarebbe così difficile.
  • Position Tracking: Google possiede il Project Tango, tecnologia di tracciamento della posizione davvero ben elaborata, eppure non utilizzata su Daydream. Se vi state chiedendo come mai, sfido chiunque a creare una tecnologia di tracking di un dispositivo mobile. Questa arma di Google, davvero ben elaborata e superiore a molti sistemi di tracciamento (complice anche la tecnologia ancora in fase prototipo), se non verrà utilizzata in Daydream metterà ulteriormente sullo stesso piano i due visori, cedendo il vantaggio a Gear VR.

Queste quattro caratteristiche, all’effettivo, sono soltanto congetture, calcoli fatti su probabilità elevate, ma pur sempre probabilità: un nuovo Gear VR o un annuncio dell’ultimo secondo di Google potrebbe stravolgere completamente le sorti di questa sfida, portando ad un esito inaspettato, che potrete però trovare sulle nostre pagine virtuali.

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