Una delle nuove feature del Samsung Note 7 e del suo Gear VR è l’USB-C, il funzionale attacco che non solo permette di collegare il cavo in qualsiasi verso si voglia, essendo reversibile, ma può anche essere utilizzato per scambiare dati con i device esterni compatibili. Tra questi sarà presente anche il Leap Motion, la tecnologia che permette di analizzare e riprodurre virtualmente i movimenti delle nostre mani, quindi si, avete capito bene, il tanto atteso hand tracking diverrà possibile con il Gear VR. Uno dei rappresentanti del Leap Motion, attraverso una mail in risposta ad alcune domande riguardo la nuova USB-C ed il nuovo Gear VR, afferma:
Si, ora che il nuovo connettore USB è in grado di trasferire dati, si può inserire la periferica del Leap Motion nella porta. Ma avrete comunque bisogno dell’Android SDK per permettere il funzionamento.
Purtroppo questo software è ancora in fase di private alpha, ma secondo quanto dicono del Leap Motion durante il prossimo anno riusciremo ad avere delle notizie in più. L’azienda sta offrendo un sensore da 80$ che può essere sia posizionato sulla propria scrivania che montato direttamente sul Gear VR, in grado di riconoscere i movimenti delle mani e delle dita. Il loro software, chiamato Orion, aggiornato ultimamente, è stato reso molto più efficace e preciso, rendendo questa tecnologia più utilizzabile.
La piattaforma VR della Google, Daydream, è pronta al debutto sul mercato e per i movimenti ha bisogno di un normale motion controller. Già questo è un grandissimo passo avanti rispetto ad un normale gamepad oppure un touchpad, ma poter utilizzare i sistemi di analisi di movimento delle mani renderebbe tutto davvero molto più immersivo. Spesso è capitato di vedere, da quando è uscito il primo dispositivo VR, alcuni tester togliere i visori e smettere di giocare non essendo in grado di interagire con ciò che li circonda attraverso l’utilizzo dei propri movimenti e non vedendo le proprie mani all’interno del gioco. L’obbiettivo della tecnologia hand tracking è quello di rendere la VR molto più intuitiva e disponibile ad un numero sempre più grande di persone. Leap Motion sta testando il suo dispositivo su molti headset tra cui quello Android che punta a questa tecnologia per tenere il passo con gli altri prodotti, ma Leap Motion e Gear VR saranno davvero in grado di collaborare al meglio? John Carmack, CTO di Oculus, crede che per analizzare e riprodurre i movimenti delle mani serva qualcosa di ben più potente di uno smartphone e che quindi questa feature sui dispositivi Android non sarà un gran che, anzi probabilmente potrebbe non funzionare. Tuttavia Samsung ha sempre dimostrato di essere all’altezza di qualsiasi concorrente, quindi almeno da parte nostra non vediamo l’ora di poter mettere mano sul Leap Motion, certo c’è anche da dire che fallire un progetto simile potrebbe essere a dir poco scomodo per l’azienda sud-coreana. Voi cosa ne pensate? Avete fiducia nella Samsung o credete che potrebbe fallire? Fateci sapere nei commenti.