Arrivati allo stand Sony dedicato alla realtà virtuale, io e Marco Deckard ci siamo subito avvicinati, incuriositi, per vedere cosa c’era di interessante. Purtroppo, abbiamo riscontrato un grave problema: lo stand si è ritrovato in difficoltà a gestire le file, e quindi non abbiamo potuto scegliere quali giochi provare fra quelli disponibili. Nulla toglie che quello che siamo riusciti a provare, come l’horror Here They Lie e Super Stardust Ultra VR, sono comunque riusciti a farci trascorrere qualche minuto di divertimento. La realtà virtuale ha permesso a tutti i fanatici dello sci-fi di realizzare la loro più recondita e oscura perversione: mettersi direttamente al comando di un’astronave spaziale o di un mech da battaglia. Per quanto io non sia un fan sfegatato del genere, riconosco che anche io non resisto all’attrazione di seminare morte e distruzione a bordo del mio robot gigante. Super Stardust Ultra VR mi ha permesso di vivere questa esperienza. Questo nome potrebbe non essere nuovo. Il gioco, infatti, consiste in una rivisitazione dell’omonimo titolo, in chiave VR: questa volta, però, mi sono ritrovato a bordo di un mech, all’interno di un’arena, a distruggere ondate di nemici per sopravvivere il più a lungo possibile.
Guidato da un ragazzo del personale, arrivo alla postazione. Indosso il visore, mi consegna il controller e dopo qualche piccolo, ma trascurabile, problema tecnico per far partire il gioco, eccomi nel menù principale, circondato da una immensa e suggestiva fascia di asteroidi. Dopo aver essermi esibito in una imbranata dimostrazione sbagliando modalità e scegliendo quella classica, torno indietro, seleziono la nuova modalità per VR, imposta la difficoltà ed eccomi davanti alla schermata che mi illustra rapidamente i comandi, gli obiettivi e i powerup. Solo questo, suggerisce il forte spirito arcade e addirittura retrò del titolo, il ché mi ha riportato indietro di diversi anni. Il gioco infatti presenta sia la modalità tradizionale di Super Stardust Ultra, sia una nuova pensata appositamente per PSVR, ed è proprio quella che mi accingo a provare. Mi viene spiegato che lo scopo del gioco è semplice: sopravvivi il più a lungo possibile sconfiggendo i nemici all’interno dell’arena. Le armi a mia disposizione comprendono laser, plasma, perturbatore inerziale e EMP. Ah, così mi piace: armi tecnologicamente avanzate al servizio di uno che non ha la più pallida idea di cosa significhi i loro nomi! Per prendere la mira, è sufficiente rivolgere lo sguardo al nostro obiettivo, e il mirino si muoverà di conseguenza, permettendo anche di ruotare l’intero nostro veicolo. Su questo, non ho nulla da ridire: il puntamento è divertente e funziona bene. Inizio a guardarmi intorno per cercare dei nemici: ancora nulla all’orizzonte. Ingenuo quale sono, aspetto. Ma niente. Un pò per frustrazione, un pò perchè boh, muovo la levetta e… oddio, mi muovo! Ed è così che il FedeRasta capì che il suo mech poteva muoversi! Ora tutto aveva una luce nuova: la mia non è una torretta, ma è un vero e proprio robot da battaglia. Le mie aspettative erano decisamente molto diverse, e sono contento che siano state contrariate. Inizio a muovermi sul campo di battaglia, e presto scopro anche che premendo R3 attivo il booster. Nella parte in basso del cockpit, noto una sorta di radar, che presto si rivela essere… un radar. Ci sono dei pallini che si muovono sopra, che diavolo saranno? Alzo lo sguardo e finalmente eccoli i maledetti alieni!
Il combattimento è semplice, ma grazie ad esplosioni, suoni ed effetti, distruggere i nemici da una grande soddisfazione. Presto imparo anche a capire che per sparare i missili al plasma, devo prima eseguire un target lock sugli obiettivi, e anche i nemici più ostici ci salutano. Grazie a dei potenziamenti, è possibile aumentare il numero di nemici da lockare contemporaneamente, ed è lì che si vedono i fuochi di artificio veri. Ormai ci avevo preso la mano, ma ad un certo punto, noto che sto subendo dei danni, ma non capisco perchè. Mi guardo intorno: il cielo non c’erano astronavi, non vedevo neanche droni… Guardo ai miei piedi e trovo dei vermoni giganti che mordicchiano le gambe del mio robot! Ho apprezzato molto questa semplice varietà di nemici, combinati nel modo giusto permettevano di dare un buon senso di sfida, e presto il radar è diventato il mio migliore amico. Ondata dopo ondata, la difficoltà aumenta sempre di più, fino a quando i nemici non riescono ad avere la meglio su di me. Tolgo il visore, mi riunisco a Marco Deckard, e partiamo all’avventura per esplorare ancora il Gamescon. Che dire: Super Stardust Ultra VR è concettualmente molto semplice come gioco, e probabilmente alla lunga può diventare ripetitivo, ma per tutti gli amanti degli shooter arena vecchio stile e possessori di un PSVR, potrebbe essere decisamente un titolo da tenere d’occhio. Chi sa se un giorno implementeranno una modalità coop per poter combattere al fianco dei nostri amici, credo che possa essere molto interessante.