ร necessario partire da un incipit, prima di descrivervi il tipo di scandalo che ha nuovamente alimentato la fiamma di una querela: quella che ZeniMax Media Inc. ha compiuto nei confronti di Oculus VR. La vicenda parte nel lontano maggio del 2014, con ZeniMax che accusaย Oculus VR di aver rubato tecnologie ed informazioni riservate alla compagnia. Con questa prima dichiarazione parte uno scandalo cheย ZeniMax ha portato avanti fino ad oggi, includendo persone di ogni calibro, tra le quali anche Mark Zuckerberg,ย CEO di Facebook. La discussione si รจ ulteriormente infiammata quando, in giornata, ZeniMax ha aggiornato la sua querela, introducendo precisamente i nomi di chi ha rubato, ipoteticamente, queste informazioni riservate: Brendan Iribe, John Carmack e Facebook. Il punto della questione รจ che ZeniMax vuole che la proprietร intellettuale delle informazioni sviluppate successivamente da Oculus VR possa spettareย nelle mani di chi, secondo l’azienda, ha realmente concepito certe tecnologie.
Le dichiarazioni presenti nella denuncia di ZeniMax Media Inc. sono molteplici, ma giร un estratto puรฒ far capire le motivazioni che ci sono state dietro la querela:
Oculus ha usato l’hardware e il software di ZeniMax per creare un SDK di Rift e per sviluppare, modificare e regolare le specifiche di Rift. Luckey non aveva le conoscenze, o le capacitร , per creare un SDK sensato per il Rift. ZeniMax ha progettato le specifiche e le funzionalitร incluse nel SDK di Rift, oltre a dirigerne lo sviluppo.
Oculus VR non ha accettato di buon grado la questione, rispondendo nello stesso giorno alle parole di ZeniMax:
Questa lamentela di ZeniMax รจ unilaterale e trasmette unicamente l’interpretazione che l’aziendaย ha della vicenda. Continuiamo a credere che questo caso non ha alcun valore, e specificheremo tutte le dichiarazioni di ZeniMax in corte.
Cosa ne pensate della situazione? La data per il processo non รจ ancora stata stabilitร , ma vi faremo sapere altro non appena avremo ulteriori novitร !