Come accaduto per l’edizione precedente, anche l’E3 2016 ha visto Bethesda organizzare una propria conferenza, mostrando sul palco le proprie punte di diamante in uscita di lì a pochi mesi. Diverse cose mostrate durante lo show erano già note, ma anche quest’anno la software house è riuscita a sorprendere un po’ tutti annunciando le versioni in VR di Doom e di Fallout 4, che hanno raccolto ottimi feedback da parte del pubblico. L’elevato grado di adattabilità alla realtà virtuale dei due titoli, annunciati all’E3 2015 e pubblicati tra la fine dello stesso anno e l’inizio del 2016, è difficilmente questionabile. Visto il successo riscontrato, Bethesda sta seriamente pensando di non fermarsi qui e lavorare ancora a progetti di questo tipo in futuro: è quasi certa la realizzazione di versioni specifiche di altri titoli, e non è nemmeno da escludere che possano nascere da zero progetti interamente in VR.  D’altronde le parole di Pete Hines, Vice President of PR and Marketing di Bethesda, son inequivocabili e fanno ben sperare sul prosieguo del rapporto tra la compagnia e un medium che ormai non è più una novità .
In un’intervista, infatti, Hines ha parlato della VR come una risorsa importante ed una possibilità concreta per Bethesda, sebbene non ci sia nella compagnia alcun interesse a velocizzare i tempi:
Credo che tutti i nostri studi stiano continuando a monitorare la realtà virtuale e a considerarla una possibile caratteristica dei videogiochi a cui stanno lavorando, cercando di capire dove sia sensato poterla inserire. Si, credo che ci vedrete annunciare alcuni progetti in VR in futuro, anche se al momento non siamo focalizzati sulla realtà virtuale e non pretendiamo che i nostri studi realizzino con urgenza titoli in VR.
Bethesda, quindi, preferirebbe non lanciarsi a capofitto nel mondo della realtà virtuale come hanno già fatto altri studi, anche di una certa rilevanza. L’annuncio di Doom VR e Fallout 4 VR, però, indica che anche dalle parti della cittadina di Rockville, nel Maryland, comincia a fervere un certo interesse in tal senso. Avendo scelto di procedere per gradi, però, prima si pensa a quel che già si ha in casa, poi… chissà . Anche se, vista la qualità media dei titoli di Bethesda, a noi nativi virtuali andrebbe già benissimo se decidessero di continuare su questa linea!
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