La storia del calcio è molto più vecchia di quanto si pensi: seppur lontano da come lo conosciamo noi, lo sport in generale ha sempre fatto parte della vita dell’uomo sin dai tempi della Grecia Antica e dell’Impero Romano. In questo periodo si stanno giocando le Olimpiadi di Rio 2016 e tutti sappiamo che le Olimpiadi nei tempi antichi erano tanto importanti e seguite da porre una tregua, seppur temporanea, a qualsiasi guerra o conflitto ci fosse. Sin dall’antichità dunque lo sport, ma soprattutto il calcio, ha l’incredibile capacità di avvicinare milioni e milioni di spettatori, muovendo una quantità di denaro anche solo lontanamente difficile da immaginare. Per seguire lo sport prima d’ora gli spettatori hanno dovuto faticare, dovendo assistere personalmente agli eventi, ma adesso? È cambiato molto, moltissimo, il modo di assistere alle partite dei nostri idoli, ma come è avvenuto questo cambiamento?
Ciò che ha fatto innalzare drasticamente il numero di spettatori, rendendo possibile quasi a tutto il mondo di seguire gli eventi sportivi, è stata un’invenzione talmente importante ed innovativa da essere utilizzata tutt’ora, un’invenzione così geniale da riuscire a decidere le sorti di alcune guerre: la radio. Le trasmissioni radio sono state inventate nei primi anni del 900 al fine appunto di poter comunicare con i propri battaglioni alleati, organizzarsi, e vincere gli scontri. Dal 1920 però, dopo la fine della grande guerra, la radio ha iniziato a trasmettere anche per la gente comune non solo musica o notizie ma anche gli eventi sportivi in diretta. I miei nonni spesso mi hanno raccontato quando seguivano le partite delle loro squadre del cuore in gruppo, intorno alla radio, pronti ad esultare e ad abbracciarsi ad ogni goal.
Il tempo passa, nascono nuove generazioni che portano a nuove tecnologie, così nella seconda metà del 900 nasce la televisione. Piuttosto velocemente la televisione inizia a prendere piede nella vita comune delle persone, anno dopo anno viene acquistata da sempre più clienti, incuriositi dagli spettacoli che venivano mandati in onda: informazione, show di ogni tipo ed anche qui, ma non credo la questione ci sorprenda, lo sport. Cambia lo strumento, ma le abitudini no: dalla radio si passa al televisore per vedere le partite e gli eventi sportivi, ma anche in questo caso ci si organizza per vederle insieme e stare vicini tifando alcuni dei più grandi campioni da Pelè e Maradona a Cristiano Ronaldo e Messi, da Alì e Foreman a Usain Bolt e Michael Phelps. Fino ad ora la televisione ha resistito, migliorandosi anno dopo anno, ed offrendo delle trasmissioni qualitativamente sempre più belle, avvicinando di conseguenza sempre più persone e comunità differenti. Ma è pronta ad affrontare un’invenzione che sembra essere in futuro ben più importante, più grande a livello mediatico e che pare destinata a migliorare per sempre la vita dell’intera umanità ? L’invenzione della realtà virtuale e dell realtà aumentata. La VR ormai rappresenta senza ombra di dubbio il prossimo passo della tecnologia, il passo che da anni si attende e che migliorerà non solo il modo di assistere ad eventi, non solo in ambito sportivo, ma anche il modo di vivere la vita in generale. Ma è davvero meglio della comune televisione? Se facciamo una rapida analisi possiamo dire che, come tutto ciò che ci circonda, per entrambe le tecnologie esistono dei pro e dei contro. La televisione, purtroppo, non ha nemmeno lontanamente la capacità di generare degli show immersivi come al contrario fanno i nuovissimi dispositivi VR, ma c’è anche da dire che ha la capacità di mostrare lo stesso evento a più spettatori contemporaneamente permettendo alle persone di stare insieme ed assistere in compagnia ai propri amici o familiari dando vita ad un fenomeno sociale.
Personalmente credo che una tendenza non sia sostitutiva all’altra, bensì credo che, come è accaduto per radio e televisione, le due tecnologie siano destinate a convivere e a migliorarsi di continuo. I dispositivi possono essere visti anche come congegni complementari, se vogliamo, la presenza di entrambi nelle nostre case andrebbe a migliorare di gran lunga il tenore della nostra vita, dandoci la facoltà di scegliere cosa fare nei momenti liberi: organizzare una serata con gli amici per vedere un film o un evento sportivo tutti insieme, oppure rimanere sul divano in totale relax, magari indossando ciabatte ed un pigiama bello caldo, infilarsi il nostro Oculus Rift o HTC Vive per ritrovarsi in prima fila allo Staples Center di Los Angles per goderci al meglio una partita tra i Los Angeles Lakers ed i San Antonio Spurs, totalmente immersi in uno degli eventi più affascinanti dello sport mondiale. Non vediamo l’ora di sapere cosa ci riserverà il futuro, ma dopo aver fatto una breve analisi di ciò che è stao il passato per radio e televisione e paragonandolo al presente dei dispositivi appena nati possiamo dire che i prossimi anni per la VR e la realtà aumentata saranno davvero luminosi ed importanti. Voi cosa ne pensate? Fateci sapere nei commenti.