Qualcuno di voi ricorda i cari vecchi demo disc? Si tratta di oggetti al giorno d’oggi praticamente scomparsi ma che erano diffusissimi nelle generazioni precedenti la settima. L’epoca di PS3 e Xbox 360 ha avuto il merito di introdurre il digital delivery come importante mezzo di distribuzione dei videogiochi anche nel mondo console, mezzo che invece su PC è diventato addirittura preponderante con la progressiva affermazione di Steam e di altri store digitali come Origin, GOG e Uplay. La popolarità delle demo si è andata via via riducendo negli scorsi anni, ed esse sono praticamente scomparse nell’ottava generazione, per via della progressiva digitalizzazione del videogioco ma anche per la comparsa di servizi come Twitch e Ustream. Perché scaricare e provare una demo quando è possibile guardare qualcun altro che prova un gioco al posto nostro? Ragionamento giustissimo, e infatti, andando a spulciare gli store digitali delle odierne console si nota come il numero delle demo si sia spaventosamente ridotto negli anni, ed esse sono ormai relegate a poco più di un pugno. Qualcuno, però, sostiene che l’avvento di PlayStation VR (e, più in generale, della realtà virtuale) farà tornare alla ribalta le care vecchie demo, poco importa se digitali o su supporto ottico, e questo qualcuno è Richard Marks, Senior Research Engineer dei PlayStation Magic Labs, gli studi di Sony dedicati alla realtà virtuale.
Il ragionamento di Marks è semplice, e parte dall’assunto che è impossibile trasmettere attraverso servizi di streaming video le sensazioni provate mentre si gioca un titolo in VR, che sono puramente soggettive, a chi in quel momento non sta indossando un visore e non sta giocando in prima persona. Quindi, secondo lui, PlayStation VR farà tornare decisamente popolari concetti che qualcuno già cominciava a considerare vetusti: il provare un titolo, ospiti di amici, indossando un visore e maturando una propria idea. Questo, di conseguenza, segnerà la rinascita delle demo, che consentiranno di farlo anche a casa. Come dare torto al buon Richard? Del resto, non ce ne vogliate, noi di VR Gamer siamo un po’ tradizionalisti e nostalgici quando si tratta di ricordare oggetti provenienti direttamente dal passato dei videogiochi, figuriamoci poi quando questi tornano in auge. Resident Evil VII, del resto, ha già avuto una sua demo, che dovrebbe essere aggiornata il 13 ottobre per essere giocabile anche in VR. Non ci stupiremmo affatto se anche altri titoli al lancio del visore dovessero seguirne l’esempio ed avere anch’essi una propria versione di prova. La realtà virtuale, del resto, ci sta facendo riscoprire qualcosa che mancava da troppo tempo. Quel genuino alone di mistero tipico degli anni ’80 e ’90, quando ancora mancava internet e, per scoprire com’era fatto l’ultimo ritrovato tecnologico o l’ultimo videogioco uscito sul mercato, non ci restava che andare a casa degli amici a provarlo.
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