Sappiamo tutti molto bene quanto i giochi per realtà virtuale riescano ad essere immersivi in un modo cui quelli tradizionali non potrebbero mai; visori come Oculus Rift e HTC Vive ci permettono di immergerci letteralmente (seppur virtualmente) in altri universi, ma pur sempre con delle limitazioni non da poco. Tra queste, la più scomoda è sicuramente quella legata al movimento, le cui scarse soluzioni e approcci ci ricordano sempre e perennemente che siamo in un videogioco, e che il livello di immersione e immersività è davvero, davvero lontano dall’essere ottimale. Usare le levette analogiche di un pad, o teletrasportarsi da una parte all’altra della mappa di gioco, erano sicuramente delle soluzioni provvisorie accettabili, mentre il room scaling, che ci permette di muoverci fisicamente in uno spazio virtuale, riesce sicuramente ad offrire molto di più, ma è fortemente limitato dalla manciata di metri a disposizione. Ci pensano i ragazzi di Electric Night Owl ad offrire una nuova soluzione a questo problema, con il loro sistema denominato ArmSwinger: questa tanto concettualmente semplice idea, quanto concretamente efficace, ci permetterà di camminare all’interno del mondo di gioco semplicemente muovendo avanti e indietro le nostre braccia, proprio come il nome dell’applicazione stessa suggerisce, in modo estremamente naturale e uguale a quando passeggiamo nella realtà, ma senza bisogno di muovere le gambe.
Il video quì sopra ci mostra con minuzia il funzionamento di questo innovativo open source, entrando molto nel dettaglio, anche tecnico, per permettere a tutti, esperti di programmazione o semplici curiosi, di capirne il funzionamento per poterlo poi applicare a piacimento, facendoci vedere punti di forza e debolezza applicati a concreti esempi di gioco e sviluppo. La versione 1.0 di questa soluzione sarà disponibile entro la settimana corrente mediante l’assets store di Unity, ma a prender parola per presentarci e spiegarci sommativamente il tutto è lo stesso Keller, Lead Designer di ArmSwinger:
ArmSwinger permette di muoversi liberamente nel mondo di gioco semplicemente dondolando le braccia e puntando i controller nella direzione desiderata. Nessun giramento di testa o pad in zona pacco. La netta maggior parte delle persone a cui ho mostrato l’ultima versione, non hanno dichiarato nessuna sensazione di nausea nell’utilizzo. Ho anche ideato diversi metodi di protezione per mantenere l’utente sveglio senza rompere l’immersione o causare fastidio. In definitiva, penso che il pacchetto sia in un’ottima posizione, e sono veramente elettrizzato all’idea di lasciarlo alle mani di altri sviluppatori VR.
E’ chiaro che il mix perfetto tra naturalezza e immersione sia ancora lontano da raggiungere, ma pensiamo per un attimo a quanti passi da gigante lo sviluppo ha fatto e sta facendo ogni anno, anzi, ogni mese; personalmente non mi stupirei affatto se, entro la fine dell’anno, un piccolo team di appassionati se ne uscissero con un’altra innovativa idea come questa di Keller, permettendo chissà quale attualmente inimmaginabile progresso per tutte le esperienze in VR future. E’ grazie ai visionari e instancabili team come quelli di Electric Night Owl se possiamo avvicinarci ogni giorno di più a quella idea di realtà virtuale che tutti sogniamo a modo nostro, ma, per il momento, quello che possiamo fare è attendere che qualche sviluppatore integri ArmSwinger nel proprio catalogo di prodotti, e, ovviamente, augurare il meglio a tutti i ragazzi che, quotidianamente, studiano e si applicano per il progresso di questo magnifico, e virtuale, universo.