NVIDIA mostra la tecnica del Foveated Rendering

Precedentemente alla SIGGRAPH 2016 conference di questa settimana, NVIDIA ha annunciato una partnership con lo specialista dell’eye tracking SensoMotoric Instruments (SMI). Successivamente, durante l’evento, le compagnie hanno tenuto una sessione dimostrativa della loro nuova tecnica di rendering, basata sulla percezione del campo visivo, a cui stanno lavorando da tempo. NVIDIA ha rilasciato un video, che potete visualizzare di seguito, dove mostra nel dettaglio come funziona. Il Foveated Rendering è un processo che fa utilizzo dei sensori per l’eye tracking, permettendo di proporre immagini di alto livello solo nella parte su cui si concentra lo sguardo dell’utente, mentre nelle zone in periferia la qualità del dettaglio viene significativamente abbassata. Questa tecnica imita semplicemente il modo in cui i nostri occhi funzionano, rendendo le cose decisamente più semplici per il computer, che vede il carico di lavoro della scheda grafica ridursi notevolmente, in quanto non deve renderizzare l’intera immagine in HD.

Il video mostra, in modo più accentuato, il modo in cui il processo funziona, confrontandolo anche con la soluzione standard. David Luebke, vice presidente del dipartimento grafico di NVIDIA, e Aron Lefohn, direttore del reparto ricerche della medesima compagnia, hanno approfondito l’argomento nel blog dell’azienda:

I nostri ricercatori usano il prototipo di eye tracking per HMD di SMI, per conseguire uno studio intorno all’attenzione percettiva e inerente a cosa la gente è in grado veramente di vedere nelle zone periferiche, durante la visione in VR. I nostri ricercatori, sulla base delle informazioni ottenute, progetteranno un nuovo algoritmo che permetterà una maggiore foveazione, riducendo gli sforzi della renderizzazione, senza alcun calo visibile in termini di qualità visiva.

Il Foveated Rendering è una tecnologia ancora in fase di sperimentazione, pertanto è ancora molto improbabile vedere una sua applicazione sui attuali visori; nonostante questo, sembra una tecnica decisamente utile per il futuro della VR. Se volete saperne di più sul mondo della realtà virtuale vi invitiamo a continuare a seguirci qui su VR Gamer.

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