Per Mark Cuban la VR è stata la soluzione al suo caso clinico

Per tutti coloro che ancora non sono convinti degli incredibili benefici che la realtà virtuale può portare, la storia di Mark Cuban potrebbe essere una testimonianza sufficiente a far cambiare loro idea. Imprenditore statunitense e  presidente dei Dallas Mavericks, Mark ha combattuto il fuoco col fuoco. E’ infatti ormai noto quanto la realtà virtuale ci abbia fatto penare con tutti quei fastidiosi problemi di nausea e stordimento, ma è proprio grazie ad un visore che Mark sta curando la sua condizione che lo ha portato a provare queste sensazioni costantemente. Nel 2015, in una giornata di maggio, ha infatti iniziato ad accusare uno strano mal di testa mentre camminava per New York, e il giorno dopo sono arrivati tutti gli altri sintomi. Ha quindi deciso di rivolgersi a medici e chirurgi nella speranza che potessero aiutarlo ma, purtroppo, non sono stati in grado di capire cosa lo affliggesse. Un giorno entra in contatto con una clinica chiamata Dizziland, e decide di sottoporsi ad alcuni test al fine di riuscire a diagnosticare il problema. Dopo cinque estenuanti ore di esami, i medici hanno scovato un otolite danneggiato che gli stava provocando un disturbo nel suo senso dell’equilibrio, con relative sensazione di nausea e stordimento. Iniziano così i suoi trattamenti. Uno di questi consiste nel sedere su un particolare tipo di sedia chiamata Epley Chair.


Questa sedia è in grado di ruotare in ogni direzione il paziente, persino sottosopra e, unitamente ad alcune immagini speciali messe di fronte a lui, si rivela fondamentale per la cura. C’era però un problema molto serio: Mark abita a Dallas, che è molto lontana dalla clinica. La sorte vuole che Mark avesse di recente acquistato un Gear VR e subito gli è venuto in mente che forse quel semplice visore potesse essere la soluzione al suo problema. Quindi, grazie a nient’altro che il suo cellulare e il supporto dei medici della clinica, Mark ha continuato la sua cura: ogni giorno, mattina e sera, avrebbe indossato il visore per guardare dei video speciali selezionati dai medici. I benefici si sarebbero visti solo dopo qualche mese, ed è nel 2016 che Mark inizia a utilizzare sempre meno il visore e a non sentire più il senso di nausea e di stordimento. La realtà virtuale e i medici mi hanno restituito il cervello, dice lui nel suo blog. In collaborazione col Dr. Mango, uno degli esperti che lo hanno seguito, Mark sta lavorando per riuscire a rendere la realtà virtuale sempre più accessibile alle masse. La VR si è dimostrata capace di cambiare la vita di una persona in meglio, e così come lo ha fatto con Mark, lo potrà presto fare con milioni di altre persone.

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