SMI collabora con HTC Vive per sviluppare un sistema di eye tracking

Siamo arrivati ad un punto di non ritorno per quanto riguarda le tecnologie applicate alla realtà virtuale, questo è sicuro. Fra le varie problematiche presenti con gli attuali visori ce ne è una che risultava tanto evidente quanto fastidiosa, ovvero la messa a fuoco dell’immagine. L’occhio umano è complesso e funziona secondo sistemi organici che una semplice lente piazzata di fronte agli schermi dei visori non può assolutamente sostituire, e questo lo saprà benissimo qualsiasi persona che abbia mai anche solo una volta indossato un HMD un pò meno recente, il DK2 o i primi modelli dell’HTC Vive, ad esempio. Tutto ciò portava ad un profondo fastidio e affaticamento dell’occhio quando si provava a spostare lo sguardo in un punto che non fosse quello focale, e persino ad un forte senso di nausea in alcuni soggetti, cosa che, ovviamente, non può essere ignorata per sempre. E dopo la grandiosa rivelazione che la NVIDIA sta lavorando su un sistema di eye tracking, ecco che gli specialisti in tale tecnologia, la SensoMotoric Instruments (SMI), si lancia in pista col suo Eye Tracking Developer Kit per HTC Vive. Questa tecnologia potrebbe essere la differenza davvero sostanziale tra questi visori e quelli di prossima generazione. L’impatto che avrà sull’evoluzione dell’industria sarà davvero enorme.

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La prima volta che SMI installò un sistema di eye tracking in uno dei visori per la realtà virtuale di ultima generazione risale al 2014, ai tempi del DK2, seguendo poi un sistema pensato per Samsung Gear VR.

Le applicazioni si sprecano: è possibile realizzare applicazioni controllabili col solo sguardo, creare un sistema di messa a fuoco che segue il nostro occhio (foveated rendering), migliorare notevolmente l’esperienza delle applicazioni social VR rendendole molto più realistiche quando due avatar si incontrano, garantire un’immersività ancora più ampia e persino sistemi che permettono di fornire importanti informazioni agli sviluppatori su cosa attrae di più lo sguardo dell’utente. Attraverso due piccole telecamere, sorgenti di raggi infrarossi montati all’interno dell’HTC Vive e un sistema di algoritmi inclusi in alcuni plugins compatibili con Unreal, Unity e WorldViz Vizard, il visore è in grado di tenere traccia del movimento degli occhi e riconoscere l’esatto punto che stanno osservando sugli schermi interni. Christian Villwock, Direttore della SMI OEM Solutions Business, ha affermato:

Il nostro sistema di eye tracking è affidabile, stabile e testato sull’hardware più diffuso tra i consumatori, all’interno di un range molto vario di schermi e apparecchiature, e con un quarto di milioni di utenti. E’ dall’alto di questa esperienza e successo che abbiamo realizzato Eye Tracking Upgrade per il miglior visore sul mercato, l’HTC Vive.

Non è chiaro quando questo kit verrà rilasciato per gli sviluppatori, ma pare che verrà mostrata un’anteprima durante il prossimo SIGGRAPH 2016. Alla stessa conferenza sarà presente anche la già citata NVIDIA, che mostrerà, allo stesso modo, il proprio sistema di eye tracking in via di sviluppo. E’ come quando le aspiranti reginette del ballo si ritrovano alla cerimonia di fine anno con indosso lo stesso vestito: chi sarà la più bella? SMI o NVIDIA?

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