Uno dei pregi più importanti e proprio per questo forse anche più sottovalutati della realtà virtuale è che ci si può fare davvero di tutto: simulare l’eruzione di un vulcano guardandola da vicino, andare nello spazio, fare un safari nella giungla senza muoversi da casa. Questa caratteristica sta venendo sfruttata da Nvidia per realizzare qualcosa di molto particolare: negli uffici di Santa Clara, infatti, è stato intrapreso un progetto che prevede di costruire il nuovo quartier generale dell’azienda basandosi su una elaborata renderizzazione fotorealistica dello stesso, realizzata servendosi della realtà virtuale. Il palazzo, ancora in costruzione e il cui completamento è previsto per la fine del 2017, ospiterà circa 2500 impiegati e avrà un costo totale di circa 380 milioni di dollari. Il design dell’intera struttura è curato personalmente da Nvidia e si ispirerà fortemente a quello dei prodotti dell’azienda californiana, in particolare le schede video della linea GeForce, caratterizzate da forme decise e spigolose.
Jen-Hsung Huang, co-fondatore e chief executive di Nvidia, ha dichiarato che la struttura virtuale ricorda la sua controparte reale in ogni aspetto, anche il più piccolo ed insignificante. Per l’occasione, lo studio di architettura Gensler di San Francisco sta lavorando a strettissimo contatto con Nvidia e con il noto architetto Hao Ko, in modo che la progettazione del complesso sia il più possibile conforme alla visione ed ai piani futuri dell’azienda. Ogni più piccolo pezzo di quello che è a conti fatti un intricatissimo puzzle sta venendo minuziosamente curato in VR e poi ricostruito nel mondo reale, compreso il parco circostante ed i parcheggi sotterranei. Caratteristica del palazzo è la mancanza di una vera e propria stanza riservata al presidente, cosa che sta a sottolineare l’assenza di gerarchie ben definite e di poteri forti all’interno dell’azienda che debbano decidere per tutti. Nvidia, insomma, sta dimostrando di avere parecchio a cuore le sorti della realtà virtuale, tanto da impiegarla persino per costruire la sua sede. Sarà forse questa l’architettura del futuro?
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