Pokémon GO: i pericoli dell’AR

Risulta ormai difficile parlare di Pokémon GO senza che non si dicano cose già dette o sentite in giro. La piccola applicazione di Niantic, sviluppata in collaborazione con Game Freak, è riuscita difatti a raggiungere una portata inaudita ancor prima della sua uscita nei negozi ufficiali (in questo caso App Store e Google Store). Nella situazione attuale, fatti di atti illegali e di drammi che ne conseguono, si è infine arrivati a ciò che molti immaginavano da tempo: alcuni ragazzini, forse troppo piccoli per capirlo da soli, sono arrivati a superare un’area riservata di un ospedale pur di catturarli tutti!Ah-ehm, il fatto che sia una moda, nota come poche cose in questo pianeta, è innegabile, ed è proprio per questo motivo che bisognerebbe farsi due domande sulla realtà aumentata, vista la portata che potrebbe presto raggiungere.

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Dubito possa far piacere a qualcuno trovarsi il proprio store invaso da poke-allenatori per tutto il giorno, senza che nessuno di loro sia lì per acquistare effettivamente qualcosa…

Sarebbe facile passare subito alla realtà virtuale e bocciare dispositivi come il Gear VR per i pericoli ai quali potrebbe portare in pubblico, eppure una persona spera sempre che non si arrivi mai a gesti tanto ingenui. No, il discorso con la realtà aumentata cambia in toto, perché in quel caso sei conscio del mondo che ti circonda, e puoi rispondere di conseguenza. Certo, in molti saranno inabilitati a farlo con la velocità di sempre, soprattutto quando si è costretti a tenere un cellulare, ma questo non dovrebbe essere una scusante per passare in zone riservate pur di catturare il proprio Pokémon preferito. La situazione ha raggiunto un punto nel quale persino i negozi si sono attrezzati in merito, inserendo dei cartelli nei quali viene notificata la presenza di un determinato Centro o Palestra, il tutto al prezzo di un acquisto minimo! Lo spostamento della serie su smartphone ha riportato in vita la Pokémania? È ancora presto dirlo, visto che l’uscita ufficiale di Pokémon Go è stata rimandata a causa della pirateria stessa, ma l’attuale innocenza del titolo non deve trarre in inganno e, anzi, l’esempio dei ragazzi in ospedale deve farci capire, sia per la VR che per l’AR, che bisogna fare informazione in merito ed evitare che queste situazioni possano trasformarsi, in futuro, in possibili tragedie.

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