Nintendo e la VR: matrimonio (im)possibile?


Esattamente un mese fa, su queste stesse pagine, avevo scritto che Nintendo avrebbe approcciato la nuova generazione di console, e, nella fattispecie, il progetto NX, con un occhio di riguardo per la realtà virtuale. L’azienda di Kyoto ha osservato a lungo con una certa diffidenza questo nuovo medium, forte della convinzione di non voler copiare le innovazioni altrui ma di restare a pensare al futuro, confinata nel suo (meraviglioso) orticello. Ad un certo punto, però, qualcosa deve essere scattato nelle menti di Miyamoto e soci, forse anche per via del nuovo corso inaugurato con l’elezione a presidente di Tatsumi Kimishima, e Nintendo è sembrata aprirsi verso la VR. Le dichiarazioni possibiliste dello stesso presidente e di altri esponenti delle alte sfere dirigenziali hanno aperto più di uno spiraglio in tal senso, e si è cominciata a ventilare l’ipotesi che la prossima console della casa giapponese potesse includere un qualche tipo di supporto alla realtà virtuale. Anche, perché no, con una visione, una progettualità e un’implementazione del medium del tutto differente rispetto a quanto i giganti del settore hanno mostrato negli scorsi anni: in fondo, Nintendo è sempre Nintendo.


Che Nintendo non riesca ancora a scrollarsi di dosso il fallimento del Virtual Boy, risalente agli anni 90? Va bene avere la memoria lunga, ma così si esagera!
Che Nintendo non riesca ancora a scrollarsi di dosso il fallimento del Virtual Boy, risalente agli anni 90? Va bene avere la memoria lunga, ma così si esagera!

È stata annunciata di recente e da più fonti interne all’azienda, tra le quali lo stesso Shigeru Miyamoto, la decisione di posticipare il lancio di NX ai primi mesi del 2017 per avere la possibilità di implementare a dovere una nuova idea, sulla quale gli ingegneri di Nintendo starebbero ancora lavorando. Miyamoto stesso è però intervenuto a gettare acqua sul fuoco, o forse semplicemente a complicare la faccenda, rilasciando alcune dichiarazioni piuttosto sibilline per il Wall Street Journal:

Da diverso tempo guardiamo con interesse alla realtà virtuale, ma dovremmo anche capire quanto bene essa potrebbe sposarsi con i nostri videogiochi, che sono progettati per durare nel tempo. Bisogna anche considerare il pensiero dei genitori, se siano o meno d’accordo riguardo il fatto che i loro figli utilizzino dei visori VR.

Se letti da un certo punto di vista, tali commenti riguardo la VR potrebbero rimescolare le carte in tavola. C’è già chi comincia a vociferare che l’azienda avrebbe considerato la possibilità di dotare NX di un non specificato supporto VR fin dal lancio, decidendo poi però di non portare avanti il progetto almeno fino alla prossima generazione, o introdurlo al grande pubblico solamente tra qualche anno. Lasciatecelo dire: fosse davvero così, non sarebbe una gran mossa.

L'E3 2016 era forse una delle ultime occasioni, per Nintendo, di rientrare con forza in un mondo per cui ha dimostrato più volte di mostrare interesse. Così non è stato. Ancora.
L’E3 2016 era forse una delle ultime occasioni, per Nintendo, di rientrare con forza in un mondo per cui ha dimostrato più volte di mostrare interesse. Così non è stato. Ancora.

Non dimentichiamo, infatti, che Sony è al lavoro nel settore ormai da anni e anche Microsoft, dopo le dichiarazioni concilianti degli scorsi mesi, ha presentato all’E3 una macchina, Project Scorpio, ampiamente in grado di supportare la VR. Ora più che mai, quindi, l’azienda di Kyoto ha bisogno di nuove idee a cui aggrapparsi e di cui fare il proprio portabandiera. Ha bisogno, insomma, di osare. Esattamente come fece ai tempi della Wii, proponendo alla gente quella che inizialmente doveva essere una console alternativa e largamente incompresa (quel che poi è stata e continua ad essere Wii U) e che invece diventò il punto di riferimento del gaming per tutti alla fine dello scorso decennio. Ecco, tra le sue mille possibili applicazioni, la VR può diventare anche qualcosa di simile: perché, allora, Nintendo non ci si tuffa a mani basse? Siamo sicuri che basterebbe anche una sua personale (molto personale) reinterpretazione del medium per convincere una larga fetta di pubblico. L’importante è non ripetere gli errori commessi negli ultimi anni, ma il treno della VR è già partito, e Nintendo, col suo atteggiamento attendista, rischia seriamente di perderlo.

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