La velocità con la quale la realtà virtuale si è diffusa, nel giro di un pentamestre, ha dell’eccezionale. Ci siamo trovati dinnanzi alla commercializzazione di due visori fondamentali per la VR, Rift e Vive, con Sony che è riuscita a portare la sua tanto amata PlayStation VR tra i dispositivi più attesi dell’anno, il tutto nel giro di una sola conferenza, e non è ancora finita. Per quanto strano possa sembrare, ad oggi non si è arrivati ad una soluzione definitiva per la navigazione web con ogni visore in VR. Certo, si potrebbe ribattere dicendo che certe opzioni non hanno granché senso per la realtà virtuale, ma perché non inserirle, dopotutto, visto che interi siti, come Facebook e YouTube, ne stanno già facendo un largo utilizzo? Beh, Google non è rimasta ad osservare, e si sta già preparando per aggiornare il suo Chrome alla VR. Siete pronti alla navigazione?
Prima di cominciare a parlare del progetto di Google, ricordiamoci che il team si sta da tempo dedicando alla realtà virtuale, ed è quindi conscio delle problematiche legate alla navigazione web con il visore. Non a caso Google ha partecipato attivamente allo sviluppo di WebVR, un’applicazione volta alla creazione di siti web in realtà virtuale. In ogni caso, è con le ultime versioni di Chrome Beta e Chrome Dev su Android che sono state aggiunte delle importanti funzionalità legate alla realtà virtuale. Adesso Chrome Beta include un’opzione di WebVR che consente di migliorare l’esperienza con il visore in siti web che sono stati programmati per contrastare l’applicazione stessa. Chrome Dev, invece, introduce VR Shell, che rinforza ulteriomente la navigazione web con il visore, permettendo a chiunque di girare per qualsiasi sito web, a patto che si utilizzi Cardboard o Daydream. Ovviamente Google sta lavorando anche per supportare Oculus Rift e HTC Vive, ma già con questo passo Chrome potrebbe arrivare ad attirare sempre più utenti, e, al contempo, portare ad una diffusione a macchia d’olio della VR (basti pensare che Chrome è stata scaricata miliardi di volte su Android). Che questa scelta sia quella che porterà gli altri browser web ad un lesto adattamento? Soltanto il tempo potrà dircelo.