Benché perlopiù attentissimi a non lasciar trapelare mai nulla all’esterno, capita a volte che i grandi publisher si facciano sfuggire lo sviluppo di determinati titoli tramite il loro sito ufficiale o altri mezzi alternativi. Stavolta è toccato ad EA, la quale ha pubblicato un annuncio per una posizione di lavoro che è tutto fuorché sibillino. Sul sito del publisher californiano, infatti, è apparso un annuncio ricercante un Quality Analyst per un titolo VR non ancora annunciato e di prossima uscita. Secondo l’annuncio, ai possibili candidati sarà  richiesto di identificare e segnalare difetti nel software, nonché di verificare le successive correzioni applicate dal resto del team. La pagina è stata rimossa dopo poche ore, rimanendo però online un tempo sufficiente ad essere letta dalla stampa e dagli utenti di mezzo mondo. Ciò che fa maggiormente scalpore, però, è che finalmente anche un grosso produttore come Electronic Arts, dedito principalmente al mercato dei tripla A, si stia iniziando a muovere nel mercato virtuale. Un po’ come quando, a scuola, il ragazzo più grande e grosso (e anche un po’ spaccone, ma con goliardia) decideva di puntare anche lui gli occhi sulla nuova, graziosa compagna seduta al primo banco, arrivata da chissà dove. Nessuno resta immune al suo fascino, anche solo per un fugace istante.
E dire che appena qualche mese fa, per bocca del direttore finanziario Blake Jorgensen, in quel di Redwood avevano dichiarato di voler assumere un atteggiamento attendista nei confronti della VR. Alla fine, però, anche uno dei publisher più affermati al mondo ha deciso di fare capolino in un settore del tutto nuovo.  A chi, sempre secondo le indiscrezioni, EA avrebbe affidato lo sviluppo di questo titolo? Logica vorrebbe che fosse Criterion, storico studio dietro la serie corsistica arcade Burnout: tra gli studi alle sue dipendenze, infatti, lo sviluppatore inglese è quello con più esperienza nel settore, avendo già avuto in programma un titolo per Oculus Rift, purtroppo cancellato. Questa mossa potrebbe non essere stata casuale, anzi, potrebbe aver consentito a Criterion di lavorare più liberamente su un nuovo ed ipotetico titolo AAA in VR finanziato da Electronic Arts. In tal caso, non sarebbe da scartare l’ipotesi che lo studio riprenda la sua storica serie, ormai assente dai palcoscenici più importanti dal lontano 2008. Chi vivrà vedrà . Potete stare certi, però, che noi continueremo a tenere le antenne ben dritte per captare ogni dettaglio!