Arriva una nuova soluzione per ridurre la motion sickness

In questi giorni, abbiamo visto come la VR stia acquisendo un grande rilievo nell’industria del gaming e la valanga di novitร , giunte dall’Electronic Entertainment Expo (E3), ne sono la prova. La realtร  virtuale si sta pian piano espandendo, ma vi sono ancora numerosi problemi, relativi alla motion sickness, assolutamente da risolvere; altrimenti si rischia di guastare l’esperienza di numerosi utenti, che per la prima volta si avvicinano a questo mondo. Di passi in avanti, ne sono stati fatti, tuttavia gli studi, per sciogliere questo nodo, non si sono mai fermati. Questa settimana, la Columbia University ha presentato una nuova ricerca, che dimostra come la motion sickness nella VR, possa essere drasticamente ridotta. Tra le tante soluzioni adottate in passato, Microsoftย Research ha utilizzato, per il Rift, dei LED atti a espandere il campo visivo, mentre adesso, al contrario, il gruppo di ricerca, dell’universitร  sopracitata, ha deciso di diminuire gradualmente quest’ultimo, man mano che il giocatore si muove in avanti; come potete vedere nel video di seguito, una volta che l’utente si sarร  fermato, la visione ritorna a essere come quella iniziale.

Nel filmato, il ridimensionamento del campo visivo รจ molto evidente, ma, a detta dei ricercatori, lo si percepirร  molto di meno dal visore; tuttavia adottare questa soluzione รจ importante, per mantenere il senso di presenza all’interno degli ambienti virtuali. La ricerca รจ stata creata e portata avanti dal professor Steven K. Feiner e da Ajoy Fernandes della Columbia University, i quali hanno sperimentato le loro tesi sulla demo Oculus Tuscany. Per dimostrare le loro ipotesi, i due hanno messo alla prova 30 volontari per due giorni; durante questo lasso di tempo, una metร  ha fruito di un classico visore, mentre l’altra ha utilizzato gli HMD modificati con il nuovo sistema. Il gruppo che ha giocato sui device che integravano la nuova soluzione, ha resistito molto piรน a lungo, rispetto a coloro che hanno adoperato il modello base. Sembra quasi un’eresia restringere il campo visivo, ma per quelle persone che soffrono pesantemente della motion sickness, questa soluzione risulta necessaria; ciรฒ nonostante, se mai questo sistema verrร  implementato, sarร  soltanto attraverso una serie di opzioni gestibili dai vari software. I fortunati che invece non riscontrano alcun problema durante la fruizione degli HMD, posso ovviamente passare oltre. Se volete saperne di piรน sul mondo della realtร  virtuale vi invitiamo a continuare a seguirci qui su VR Gamer.

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