Mancano tre giorni al ricordare del secondo anniversario della folle tragedia di Mosul, dove lo stato islamico colpì con ferocia, lasciando al suo passaggio una città abbandonata e devastata. Eppure fu principalmente uno dei suoi edifici più importanti a divenire un centro nevralgico della comunicazione violenta dell’IS; stiamo parlando ovviamente del noto museo di Mosul, il quale venne preso di mira per ridicolizzare ed eliminare una cultura passata che non aveva nulla da fare con le azioni presenti delle fazioni tanto avverse allo stato islamico. Dopo un evento simile, però, nacque un progetto volto unicamente al ricostruire virtualmente il museo e le opere che, ormai, non sarebbero più tornare nelle condizioni passate. RecoVR: Mosul è sorto da una collaborazione tra il The Economist e Rekrei, un gruppo no-profit che è anche noto come Project Mosul, e si propone di farci tornare nel museo documentandoci, nel frattempo, sulle azioni compiute dallo stato islamico.
Le parole di Tom Standage, deputy editor del The Economist, spiegano ancora meglio la situazione che ha portato il giornale a partecipare al progetto:
Nella vita reale non è più possibile visitare il museo di Mosul o vedere gli artefatti distrutti, eppure RecoVR: Mosul ci aiuterà ad esplorarli nella realtà virtuale, con il The Economist come guida turistica, che spiegherà il tutto. Questa sarà la nostra prima immersione nella VR, un medium che offre delle potenzialità abnormi per nuove possibilità nello storytelling.
E’ facile martoriare ciò che ci da fastidio, nella speranza che non possa tornare. La dura realtà è, però, un punto che organizzazioni come l’IS non coglierà mai. Distruggere qualcosa è un’azione semplice, diretta e animalesca, eppure non si riusciranno mai ad eliminare totalmente le tracce che scaturiscono da tale devastazione, e RecoVR: Mosul ne è una prova tangibile e forte. Il titolo è disponibile su iOS ed Android, e funziona attualmente con Google Cardboard e simili. Purtroppo ancora non si è arrivati ad una versione per il Samsung Gear VR, ma è stata già pianificata per il futuro. La realtà virtuale, pian piano, sta diventando anche uno strumento simbolico, ed è un fatto che non va assolutamente dato per scontato; cosa vedremo in futuro?