Il cloud gaming, ossia la possibilità di giocare senza aver bisogno di un device come una console, è un tipo di piattaforma che è ancora nei suoi primi istanti di vita. Con l’ingresso in questo campo di una grande compagnia come Sony, con il suo PlayStation Now, è comprensibile che ci sia poco spazio per altri competitor.
L’ultima notizia in questo senso arriva da un comunicato stampa, che annuncia che il servizio di cloud gaming OnLive presto cesserà le operazioni, mentre delle porzioni della compagnia saranno acquistate da Sony. Ecco come si svolgerà la manovra, spiegato da un rappresentante di OnLive:
Gli utenti continueranno ad avere accesso ai servizi di OnLive fino al 30 aprile 2015, che includono l’OnLive Game Service, OnLive Desktop e SL Go (Second Life). Dopo la data di oggi non saranno più accreditati ulteriori rinnovi dell’abbonamento. Gli utenti il cui abbonamento veniva rinnovato il 28 marzo o dopo saranno risarciti. A seguito del termine dei servizi della compagnia e dei prodotti collegati, OnLive darà il via a una regolare chiusura della compagnia e cesserà le operazioni.
Al momento Sony offre PlayStation Now, un servizio di streaming di videogiochi compatibile con PlayStation 3. Per realizzarlo, Sony aveva già assimilato il servizio di cloud gaming Gaikai. Stando a una dichiarazione di Sony, la compagnia acquisirà vari asset di OnLive, inclusi i brevetti USA e stranieri che coprono le sue “sostanziali innovazioni nel cloud gaming”.
Non è ancora chiaro come Sony sfrutterà gli asset di OnLive, quel che è certo invece è che si tratta di una manovra strategica che posiziona la compagnia giapponese in un territorio ancora in larga parte inesplorato, ma che in futuro potrebbe diventare la norma per quanto riguarda la fruizione di videogiochi.
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