HP Omen e gli zaini-notebook per una VR portatile

La realtà virtuale è nata da una sperimentazione sognata, ormai, da millenni. Che dir si voglia, è dalle prime espressioni umane che si è cercato un modo per entrarvici; possiamo parlare delle prime storie raccontate vocalmente, fino ad arrivare alle opere scritte e definite secondo regole precise. Dalla diffusione di Oculus Rift questo desiderio è divenuto realtà, e nonostante gli svariati limiti tecnici, si è arrivati ad un punto nel quale si può vivere qualsiasi pensiero creativo, letteralmente. La soluzione che si sta vedendo in questi giorni potrebbe, però, rappresentare un passo in avanti notevole, sopratutto se si considerano cavi e limiti di spazio legati ad essi. Stiamo parlando di HP, e del suo recente supporto agli zaini-notebook VR-Ready, che forniranno la possibilità di utilizzare la realtà virtuale unito al confort di un portatile costruito ad-hoc; che sia questa una sua possibile evoluzione?

Guardando le funzionalità e le restrizioni fisiche di un prodotto come HTC Vive, si arriva a capire da dove parte il bisogno di dispositivi simili
Guardando le funzionalità e le restrizioni fisiche di un prodotto come HTC Vive, si arriva a capire da dove parte il bisogno di dispositivi simili

Ovviamente i notebook presentati da HP ed altri, tra cui MSI, la prima casa di produzione che ha voluto costruirli, sono stati pensati appositamente per la VR, e non solo per quanto riguarda la componente interna; il PC è necessariamente VR-Ready, una qualificazione che lo rende fruibile per la realtà virtuale, ma persino le ventole sono state aggiornate ed aumentate, per permettere una migliore dissipazione del calore. Il punto dolente del notebook di HP è, però, quello legato alla batteria, che approssivamente avrà una durata di circa 1 ora; il portatile andrà quindi aperto ad ogni sessione per inserire una batteria aggiuntiva, cosa che comunque non lo spegnerà immediatamente, grazie ad una terza batteria che lo manterrà in viva. Il prezzo poi, sarà ovviamente superiore a qualsiasi PC VR-Ready, che generalmente si vende sui 1000 euro, se non di più! In definitiva questi prototipi si rivolgono ad una nicchia della nicchia, cosa che li pone indubbiamente in una posizione rischiosa, ma è curioso vedere come evolveranno nel corso degli anni questi zaini-notebook. La domanda sembrerà bizzarra a prima vista, soprattutto per chi è abituato a utilizzare la realtà virtuale su un PC fisso, ma sarà questo il futuro della VR? Ai posteri l’ardua sentenza!

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