Due orecchie per la VR: Facebook acquista Two Big Ears

Garantire un’esperienza in realtà virtuale efficace, gradevole e divertente è la perenne caccia al tesoro delle grandi aziende dell’intrattenimento e di tutti gli sviluppatori a lavoro su prodotti per la VR. Tra i vari problemi sorti mentre si sperimentava con questo nuovo media, per cui i paradigmi acquisiti fino ad ora nello sviluppo dei giochi su schermo non possono essere barbaramente presi e trasposti senza criterio, è sorto il bisogno di rivalutare anche altri aspetti, sia a livello tecnico che artistico. Uno di questi è il comparto grafico: la goduria che offre questo settore ai nostri occhi è indescrivibile, ma quando si parla di VR, si sfiorano tasti decisamente dolenti: attualmente, non è assolutamente accettabile favorire la grafica alle prestazioni, e la cosa non fa sicuramente piacere ad un pubblico ormai viziato e abituato a poter vedere ogni singolo poro sul naso dei personaggi. Non dimentichiamoci del suono: a causa della sua natura eterea, che gli permette di agire nel nostro cervello senza farcelo notare, non ha sempre ricevuto i riconoscimenti che merita, ma credo che chiunque si accorgerebbe che un gioco horror non funziona più se viene privato del suono, e questa la dice lunga. Con l’avvento della realtà virtuale, che fa dell’immersività il suo cavallo di battaglia, l’audio diventa un aspetto ancora più importante, quasi irrinunciabile, per raggiungere quel grado di coinvolgimento sensoriale necessario affinché l’utente possa dire wow! E’ proprio per questo che Facebook, il gargantuesco mecenate di Oculus VR, ha deciso di acquistare Two Big Ears, azienda inglese che si occupa di software e tecnologie audio specifiche per la realtà virtuale.

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Questa casa di sviluppo inglese si è già fatta notare per la realizzazione di 3DCeption, un engine in tempo reale per la modellazione audio e ambientale e Facebook è convinta che stimolare nella maniera corretta i sensi dell’utente sia la chiave per il successo e, con l’aiuto di Two Big Ears, Oculus Rift sarà in grado di elevarsi ulteriormente a livello tecnico. La necessità di realizzare 3DCeption, secondo Two Big Ears, risiede nel fatto che molti sound designer, con l’avvento della VR, si sono ritrovati senza strumenti validi per lavorare con un sistema di gioco completamente diverso. Ma l’aspetto più interessante è che Facebook non ha preso la decisione di acquistare Two Big Ears così, perché gli andava: già in passato, la grande F ha dimostrato di impegnarsi molto per incoraggiare gli sviluppatori a lavorare su VR e, grazie a questa neonata collaborazione, 3DCeption for Games è ora completamente gratuito. Insomma, Facebook ha intenzione di creare un ambiente di sperimentazione dove chiunque può avere accesso agli strumenti più potenti per realizzare oggi i prototipi di quelli che domani saranno i giochi del futuro. Sound designer scoraggiati: da oggi non avete più scuse!

 

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