Se c’è un gioco che non ha età e, soprattutto, che viene amato o odiato senza conoscere via di mezzo, è proprio il puzzle. Oggetto che ha dato nome ad una categoria ben più grande composta da enigmi da risolvere, in ambito videoludico un gioco con tali caratteristiche viene appunto chiamato Puzzle Game. Di questi rompicapo ne esistono di svariate tipologie e difficoltà, e il loro meccanismo basilare permette alla testa di potersi rilassare pensando ad altro: ecco perché lo studio DJH sta lavorando ad un simulatore di puzzle per Gear VR, Starry, che permetterà di trovare relax e divertirsi a tutti coloro che, al posto della meditazione (di cui è già in lavorazione un’applicazione, ve ne parlammo il mese scorso), preferiscono un po’ di ginnastica mentale.
Starry, inoltre, sfrutterà come immagine per il proprio puzzle una vera opere d’arte, Starry Night di Van Gogh, genio assoluto dell’arte pittorica, che trovammo anche nell’applicazione The Night Cafe. Il gioco, non richiedendo nessun movimento di gambe al fruitore, risulterà inoltre estremamente confortevole, evitando problemi come la motion sickness. Acquisire un puzzle vero ed assemblarlo richiede tempo, ma con l’era moderna riceverlo da Amazon entro le 24 ore non è più un’utopia: secondo voi, applicazioni di questo genere, potranno funzionare, oppure l’attività da svolgere è così minimale e semplice che non richiede un supporto virtuale?