ManusVR porta le braccia nella realtà virtuale

Le idee di design che vengono proposte per la VR ci fanno capire quanto i sistemi di gioco siano ancora agli antipodi. Non abbiamo certezze assolute in molti generi e vi è presente un processo di brainstorming che sta tentando di definirli e separarli dal videogioco tradizionale. Tralasciando questo fatto, che puntualizziamo spesso, è anche nella cinematografia che si stanno compiendo passi da gigante, portando molti a pensare che questi sono processi evolutivi che si concretizzeranno definitivamente in futuro. In tutto questo turbinio di creativi che sta lavorando all’unisono, si sta riflettendo anche sul lato hardware e sui controller di movimento che, in parte, limitano lo spostamento all’utente e ne impediscono un’immersione veramente totale. L’intervento recente di ManusVR, che si prefigge proprio di eliminare questi ostacoli, potrebbe portare ad una maturazione conseguente della realtà virtuale.

L’azienda olandese è giovane, eppure ha già trovato il modo di portare le braccia del giocatore all’interno della simulazione in VR, ed il video sovrastante ne è la prova concreta. Cosa significherà questo in termini di pura immersione? Il solo fatto di avere una visione realistica e diretta del proprio corpo potrebbe portare ad amplificare situazioni intense, dove bisognerà prendere determinati oggetti per sopravvivere, oppure anche nella comunicazione gestuale e nel contatto con le altre persone. Le possibili applicazioni sono diverse, e non basta molto per realizzare quanto potrebbe essere utile questa innovazione in futuro. Certo, siamo ancora lontani dal noto ponte ologrammi di Star Trek, ma, dopotutto, qualcuno avrebbe mai creduto che l’ornitottero di Leonardo da Vinci sarebbe divenuto, un giorno, realtà?

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