Dalla nascita della VR si รจ sempre discusso sulla qualitร dei visori stessi: dalla risoluzione degli schermi al campo di visione, le caratteristiche tecniche sulle quali i competitori si affrontano ogni giorno sono molteplici, ma uno dei punti principali รจ sicuramente la latenza tra il movimento della testa ed il diretto spostamento della visuale. Certo, conย gli ultimi modelli commerciali di Oculus e HTC questo problema sembra che sia ormai passato, grazie soprattutto ad una frequenza di aggiornamento di 90 Hz. Eppure David Luebke, vice presidente delle ricerche di NVIDIA, ha riacceso la discussione, presentando al GTC un’impressionante display da 1.700 Hz. Ora, bisogna chiedersi, c’รจ qualche beneficioย per il mercato della realtร virtuale?
Basta confrontare la frequenza di aggiornamento tra i due display per capire gli effettivi benefici: mentre uno schermo da 90 Hz raffigura un’immagine ogni 11 millisecondi, quello di NVIDIA riesce a riprodurne uno ogni 0.58 millisecondi. Cosa comporta questa differenza? Semplicemente, il display presentato da David รจ riuscito a presentare un’immagine completamente stabile e pulita, nonostante i tentativi della casa di smuoverlo per disturbarne la qualitร . Lo stesso David ne ha voluto parlare, facendo capire che la frequenza di aggiornamento deve aumentare, nonostante la qualitร , giร elevata, della maggior parte dei visori:
Se si riuscisse ad applicare questa tecnologia ad uno schermo per la VR, quel tipo di latenza, pari a zero, aiuterebbe a mantenere l’immagine ad una stabilitร impressionante, al punto che il display non arriverebbe piรน a presentare qualche forma di latenza, arrivandoย effettivamente a zero-latency.
Detto questo, bisogna anche dire che la VRย utilizza delle tecniche per ridurre il blur e la generale sensazione di malessere dopo un utilizzo intensivo. Voi cosa ne pensate? Considerate la latenza un elemento essenziale per immergersi appieno all’interno di un ambiente virtuale, oppure preferireste miglioramenti in ben altri campi?