Dalla VR si รจ formatoย un mercato dalle potenzialitร inaudite, ne avevamo giร parlato esaustivamente in alcuni articoli passati, ma il problema di questo strumento รจ sempre stata la sua richiesta disperata di dispositivi dedicati: come riuscire nell’ardua impresa di trasporre completamente la realtร virtuale? Spostarsi in un ambiente digitale รจ semplice, basta possedere un controller dedicato ed ecco che il movimento diventa immediato, ma cosa fare quando si vuole letteralmente camminare per quelle vie specificatamente programmate?
Dal piccolo Rift DK1, abbiamo visto tentativi di ogni tipo: dalla libertร limitata fornita da HTC Vive a quella fissa del Virtuix Omni, ma si osservaย comunque un problema legato al mondo fisico. Bisogna pensare agli ostacoli che il giocatore incrocerร nel suo tragitto, e, soprattutto in un ambiente casalingo, questo problema diventa evidente. Il discorso intavolato daย Jason Rubin, figura di spicco inย Oculus VR, รจ piรน o meno lo stesso, ed รจ nato per rispondere a tutte le critiche riguardanti la totale assenza di supporto nel movimento suย Oculus Rift:
Alcune persone vorranno sicuramente la possibilitร di muoversi. E’ sicuramente una caratteristica eccezionale. Abbiamo la tecnologia necessaria per farlo, non รจ una questione di limiti tecnici. Non crediamo, perรฒ, che il consumatore abbia lo spazio, in generale, per gestire 15 metri quadrati. Sicuramente ad un certo punto cominceremo a testare queste possibilitร .
Le parole di Jason Rubin, nonostante mostrino un attuale disinteresse in questo campo, lasciano trapelare comunque un’apertura e una futura possibilitร di sviluppo. Qual รจ la vostra opinione in merito? Preferireste il classico controller per interagire con l’ambiente virtuale o l’immediatezza di un movimento corporeo e diretto?