CryEngine V: svelato al GDC

Crytek è una di quelle aziende che è cresciuta a pane e grafica. Abbiamo potuto osservare questa sua velleità sin dai suoi primi passi, con titoli cult come Far Cry, dove la casa di sviluppo tedesca si è distinta per una qualità tecnica imbattuta. E’ stato poi con Crysis che il team ha raggiunto una fama a livello internazionale, grazie ad una grafica che, a quei tempi, sembrava a dir poco surreale; un vero e proprio capolavoro tecnico, che provocò anche simpatiche battute in rete sul peso titanico che il titolo infliggeva a tutti i poveri PC che si cimentavano nel farlo partire correttamente. E’ quindi facile capire perché il CryEngine è rimasto a cuore sia dei consumatori che degli sviluppatori. Crytek però non è restata con le mani in mano e, anzi, ha fatto di tutto per diffondere il suo adorato motore grafico: possiamo ricordare l’arrivo del CryEngine 4 su Steam nel 2014, che offriva al lancio un suo libero utilizzo attraverso un esiguo pagamento mensile, offerta indubbiamente interessante ma che poneva dei dubbi sul successore. Come sarebbe maturato il modello di business della Crytek? Ebbene, alla Games Development Conference in San Francisco è stato finalmente annunciato il CryEngine V, un promettente motore grafico che farà della VR e di una filosofia aperta i suoi punti di forza.

The Climb è forse il titolo più atteso di Crytek sulla VR, soprattutto grazie ad una fedele riproduzione delle arrampicate.
The Climb è forse il titolo più atteso di Crytek sulla VR, soprattutto grazie alla sua fedele riproduzione delle arrampicate con una grafica mozzafiato.

La prima novità è, per l’appunto, un supporto completo alla VR (HTC Vive, Oculus Rift, PlayStation VR e Razer OSVR) e alla Direct X12, che giocheranno un ruolo primario per il motore grafico. Tra i titoli in sviluppo da Crytek abbiamo unicamente esperienze per la realtà virtuale (parliamo specificatamente di The Climb, Robinson: The Journey e Project Sky Harbor, anch’esso annunciato alla GDC) e la nuova iterazione inoltre porterà avanti quella visione open source che la casa di Francoforte aveva timidamente abbracciato su Steam grazie anche ad un nuovo modello di business, che si baserà sul paga quanto vuoi: ovvero, gli sviluppatori indipendenti potranno pagare quanto vorranno, in base alla loro disponibilità economica. Per ora non sono state rilasciate ulteriori informazioni ma siamo sicuri che, soprattutto per Project Sky Harbor, verranno diffusi dettagli e caratteristiche inedite. Stay tuned!

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