Per CD Projekt RED la VR è in fase beta

La realtà virtuale è un mercato con ampi margini di crescita nei prossimi anni, eppure non tutte le software house hanno deciso di adottare lo stesso approccio verso questa nuova tecnologia. Anzi, a ben vedere si può tranquillamente affermare che ognuna ha un’opinione diversa dalle altre, in relazione ai titoli che intende pubblicare nel prossimo futuro e ai piani di sviluppo a lungo termine. Studi come Rebellion ed Epic Games si sono già lanciati a capofitto nella realizzazione di titoli per VR, prendendo sì dei rischi ma entrando nel settore ed assimilandone le conoscenze basilari prima di tutti. Altri, invece, sembrano voler adottare un approccio più prudente e graduale; tra questi è annoverabile anche CD Projekt RED, studio responsabile della trilogia di The Witcher. Gli sviluppatori polacchi, pur riconoscendo l’importanza futura che la VR rivestirà all’interno dell’industria videoludica (e non solo), si stanno muovendo con i piedi di piombo e senza assumersi rischi, preferendo per il momento limitarsi ad osservare e studiare le case di sviluppo già impegnate nella realizzazione di titoli pensati per la realtà virtuale.

CD Projekt RED
Iwiński non è a prescindere “scettico” in merito alla realtà virtuale, ma lui e il suo studio vorrebbero capirne appieno ogni possibile utilizzo nei loro videogiochi.

La principale preoccupazione dello studio di Varsavia è infatti capire come la VR può essere adatta a migliorare le storie raccontate dagli sceneggiatori e ad aiutare l’immedesimazione nel mondo concepito dai game designer. Marcin Iwiński, cofondatore di CD Projekt RED insieme a Michał Kiciński, facendo particolare riferimento ad Hololens ha affermato che le sue personali preferenze in merito alla realtà virtuale, per lo più positive, non dovrebbero in alcun modo influenzare la direzione creativa che lo studio prenderà. Secondo Iwiński la realtà virtuale è ancora agli inizi, sebbene non più in una fase alpha ma già in beta. È soprattutto per questi motivi che CD Projekt ha deciso, almeno per il momento, di mantenere un atteggiamento prudente, trovandosi ancora in quella fase interlocutoria in cui gli sviluppatori studiano le possibili applicazioni della VR nei loro progetti futuri. In fondo, avendo in cantiere lo sviluppo di Cyberpunk 2077, come dargli torto? E voi, invece, pensate che Iwiński e compagni si stiano muovendo nel modo giusto o potrebbero assumersi qualche rischio in più, magari provando ad implementare la VR già nel loro prossimo videogioco?