Unity ha intenzione di approcciarsi alla realtà virtuale con un progetto non da poco. A parlarcene è un ingegnere senior presso i laboratori di sviluppo, Dioselin Gonzalez, che ci espone nei dettagli Carte Blanche: il loro piano di massificazione dello sviluppo di videogiochi su realtà virtuale. Cosa si intende con questo? Ogni possessore di Oculus Touch o HTC Vive, seppur non programmatore, avrà accesso a numerosi e semplificati tool di sviluppo così da permettere a chiunque di interagire nel processo di creazione di un gioco. L’obiettivo è quello di permettere a tutti di recuperare e utilizzare rapidamente e in maniera molto semplice scripts e modelli 3D direttamente dalla libreria di Unity, attraverso semplici comandi vocali o interazioni con il controller. Nell’immaginario degli ideatori, ogni utente potrà creare da semplici ambienti a giochi, con una rapidità  mai vista fino ad oggi e senza una conoscenza approfondita della programmazione. Il progetto potrà poi essere esportato in un modello chiamato, per l’appunto, Carte Blanche e testato su Unity per ottenere così un prototipo funzionante.
Non solo chiunque potrà avere accesso ad una vasta libreria di tools per creare il proprio mondo, ma tra gli obiettivi degli sviluppatori c’è anche quello di rendere il nostro prodotto condivisibile attraverso Facebook, permettendo così ad amici e conoscenti di unirsi ed eventualmente aiutarci. Non è stato specificato se questo sistema sfrutterà una condivisione interna al programma, o se lo stesso social network ne sia al corrente e abbia intenzione di collaborare attivamente a questo progetto. Carte Blanche arriverà in un non ancora determinato periodo del 2017, e Unity ha intenzione di raggiungere un bacino di utenza di quarantacinque milioni di neo-sviluppatori, surclassando di gran lunga il numero attuale di utilizzatori del software, andando così a creare una nuova community di programmatori e portando il concetto di sviluppo ad una nuova vetta.
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