Se Oculus Rift e HTC Vive sono visti come i due diretti concorrenti della VR nell’home computing, PlayStation VR può essere considerata l’unica sua vera alternativa su console casalinga. Annunciata oltre 2 anni fa, aveva da subito attirato l’attenzione di pubblico e critica grazie ad un design accattivante e, con un parco titoli che si è espanso nel tempo, ha alzato le aspettative di moltissime persone, portando il piccolo visore di Sony ad entrare in competizione con i due più grandi del settore. Con il firmware 3.50 di PlayStation 4 (attualmente ancora in beta) si è, però, acceso un dibattito sull’effettiva qualità del headset stesso, in quanto è divenuto sconsigliato il suo utilizzo ai ragazzi di età inferiore ai 12 anni. Un consiglio logico ma che pone questioni essenziali sul tavolo, soprattutto in un mercato acceso come quello della VR.
Vi avevamo parlato quasi un anno fa di PlayStation VR provandolo in campo e, in quel frangente, la Crescent Bay si era dimostrata superiore. E’ quindi logico aspettarsi che sensazioni quali chinetosi e nausea saranno presenti nel visore di Sony, considerando la loro presenza anche negli SDK di Oculus VR. Bisognerà capire se questi disturbi porteranno a problemi in grado di far abbandonare immediatamente il gioco o se saranno piccole ed impercettibili seccature. In attesa di ulteriori informazioni, vi ricordiamo che PlayStation VR uscirà con molte probabilità entro la prima metà dell’anno.
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