Xenoblade Chronicles 3D: la recensione di VMAG

Xenoblade Chronicles è stato il canto del cigno di Wii insieme a The Legend Of Zelda: Skyward Sword. L’opera di Monolith Soft è stata acclamata da critica e pubblico come uno dei JRPG più completi e profondi degli ultimi anni, nonostante le difficoltà per portare il gioco anche al di fuori del Giappone. Gli sviluppatori infatti credevano che un titolo del genere tipicamente nipponico non avrebbe avuto successo nel mercato occidentale, tuttavia i dati di vendita e il parere dei giocatori hanno dimostrato quando questa ipotesi fosse sbagliata. Xenoblade Chronicles si è guadagnato quindi un posto di rilievo tra gli appassionati del genere, e Nintendo ha scelto proprio un porting di questo gioco come prima esclusiva per la sua nuova console portatile, il New Nintendo 3DS.


Portare un gioco enorme come Xenoblade Chronicles all’interno dell piccolo hardware del New 3DS sembrava una impresa titanica, ed effettivamente lo scopo principale di Nintendo è proprio quello di dimostrare le capacità tecniche della sua console. Dimostrazione che è riuscita in buona parte, anche se con qualche piccola sbavatura. Se avete già giocato il titolo originale sapete esattamente cosa aspettarvi, poiché Xenoblade Chronicles 3D è una trasposizione fedele senza alcun rinnovamento grafico o aggiunta di rilievo, fatta eccezione per una galleria Extra con modelli 3D dei personaggi e alcune curiosità che si possono sbloccare tramite le funzioni di StreetPass all’uso dell’Amiibo di Shulk, possibile solo grazie alle nuove funzioni del New Nintendo 3DS. Se invece non avete avuto modo di provare il gioco su Wii ma avete un New Nintendo 3DS, allora vi anticipo che si tratta di un’occasione da non perdere.

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Il primo motivo è la trama: il mondo di Xenoblade Chronicles 3D è ambientato in un universo dove due antiche divinità, Bionis e Mechanis, si sono date battaglia per eoni, senza che nessuno riuscisse a prevalere sull’altro, fino a quando non sono morte insieme a causa di un attacco decisivo sferrato in contemporanea. Sui loro titanici corpi rimasti immobili sono nate le attuali forme di vita nel corso dei millenni, con gli umani (qui chiamati Homs) e i misteriosi Nopon con cui convivono in pace, mentre su Mechanis si sono sviluppati i robot antropomorfi Mechan. Gli Homs e i Mechan sono in conflitto, ma la superiorità tecnologia delle macchine mette in seria difficoltà gli umani, che sono costretti a continue ritirate. L’ultima speranza è la Monade, una misteriosa spada dalle origini ignote che sembra essere l’unica arma in grado di distruggere senza sforzi i Mechan. Non tutti sono in grado controllare il suo enorme potere tuttavia, e l’ultimo portatore, Dunban, ne paga le conseguenze perdendo quasi del tutto l’uso del braccio destro dopo averla usata per troppo tempo in una pericolosa battaglia. Sarà quindi Shulk, un giovane ragazzo della Colonia 9 e amico di Dunban, a scoprire di essere l’unico in grado di brandire la Monade, partendo in un viaggio alla scoperta sia dei segreti della spada sia per la salvezza del mondo.

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L'epico scontro tra Bionis e Mechanis
Lo scontro tra Bionis e Mechanis

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Non vi anticipo altro, ma la trama sarà ricca di colpi di scena, con diversi personaggi che si uniranno alla nostra squadra tutti ben caratterizzati e interessanti, tenendoci incollati allo schermo per tutte le oltre 50 ore necessarie solo per completare la storia principale. Il numero aumenta considerevolmente se ci si dedica alle centinaia di missioni e attività secondarie: queste sono completamente opzionali e difficilmente aggiungono qualcosa di nuovo alla storia, infatti per la maggior parte si tratta di attività come uccidere un certo numero di nemici, trovare degli oggetti e simili, e si tratta di ottimi metodi per accumulare esperienza e denaro anche con attività che dovremo svolgere anche normalmente per esplorare le vaste aree di gioco. Le ambientazioni sono decisamente enormi, tuttavia un comodo indicatore ci indicherà sempre la direzione del nostro obiettivo, rendendo praticamente impossibile perdersi. Certi scorci inoltre lasciano davvero stupiti, con una direzione artistica in grado di regalare degli scenari davvero memorabili.

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Il combat system non ha sofferto troppo il passaggio da Wii Mote e Nunchuck allo schema più “tradizionale” dei tasti del New Nintendo 3DS, e risulta facile e intuitivo. L’unico problema può essere dato dall’uso dei nuovi tasti ZR e ZL che servono per usare alcune abilità dei compagni o richiamare la mappa a tutto schermo, tuttavia è più una questione di abitudine essendo dei pulsanti inediti a cui non eravamo abituati nelle precedenti versioni del 3DS. In ogni caso, i combattimenti avvengono tutti in tempo reale senza alcun caricamento o cambio una volta agganciato un nemico, e il nostro personaggio inizierà ad utilizzare degli attacchi base automaticamente. Tramite l’uso delle frecce direzionali invece potremo selezionare una delle diverse abilità e attacchi speciali a disposizione, i quali hanno diversi tempi di ricarica a seconda della loro potenza. Sarà inoltre fondamentale trovare la giusta posizione rispetto al nemico, infatti molti attacchi speciali hanno degli effetti bonus se eseguiti ad esempio alle spalle o sul fianco di un avversario.

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Come già accennato Xenoblade Chronicles 3D è u porting fedele dell’originale per Wii, per cui non è stato fatto nessun lavoro di restauro per quanto riguarda il comparto tecnico… anzi, purtroppo sono da segnalare alcuni peggioramenti. Niente di sconvolgente, sia chiaro, ma se si confronta il “vecchio” gioco si può notare come in questa versione alcuni modelli poligonali appaiano meno dettagliati, inoltre in alcuni scenari sembra esserci meno fauna e vegetazione, oltre ad un aliasing a volte troppo marcato. Il colpo d’occhio generale è comunque buono, e stiamo pur sempre parlando di un gioco con 5 anni sulle spalle e uscito su una console che non era di certo il top della tecnologia anche all’epoca. La fantastica colonna sonora invece è rimasta intatta, mentre purtroppo per i puristi è stato eliminato il doppiaggio giapponese, lasciando solo quello (comunque ottimo) in inglese. Si tratta di compromessi tutto sommato accettabili per avere quello che, senza mezzi termini, è uno dei JRPG più coinvolgenti e completi mai usciti, e che potremo giocare in qualsiasi luogo grazie a questa versione portatile.

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Xenoblade Chronicles 3D rende inoltre giustizia al nome che porta, e l’effetto 3D è decisamente di buona fattura e piacevole da vedere, merito anche del sistema di tracciamento della testa incluso nel New Nintendo 3DS, che offre immagini in 3D anche spostando la testa. Naturalmente questo non porta nessun vantaggio a livello di gameplay, ma vedere alcune ambientazioni con l’effetto 3D ha di sicuro un impatto visivo maggiore. Infine alcuni consigli personali: se avete intenzione di prendere la versione digitale del gioco assicuratevi di avere una memory card dal almeno 8 GB, perché il solo download di Xenoblade Chronicles 3D vi occuperà circa 3,5 GB, per cui la memory in dotazione con le copie del New 3DS non vi basterà. Inoltre il gioco dà il meglio di sé sulle versioni XL della console, mentre su quella regolare le ridotte dimensioni dello schermo potrebbero farvi perdere alcuni dettagli o creare più confusione durante i combattimenti. In ogni caso, Xenoblade Chronicles 3D è un acquisto praticamente obbligatorio soprattutto se non avete mai giocato l’originale, ma anche in caso contrario è un’ottima occasione per rivivere uno giochi migliori della scorsa generazione. Assolutamente consigliato.

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