Quando Oculus VR fu acquistata da Facebook a marzo del 2014, il pubblico di appassionati di realtà virtuale ne rimase sconvolto. È facile immaginare il perché: un oggetto nato dal basso, tramite Kickstarter, veniva acquisito da una corporation, peraltro non vista di buon occhio dal ristretto pubblico di visionari un po’ folli che avevano già intuito in epoca non sospetta il potenziale della nuova VR. La community di Reddit, in particolare, produsse meme e tonnellate di post al riguardo, decretando, più o meno scherzosamente, la morte del Rift. A più di un anno di distanza, in un’intervista con il prestigioso magazine tecnologico Wired, il CEO di Brendan Iribe ci spiega nel dettaglio cosa è avvenuto dopo l’acquisizione di Facebook. E, piccolo spoiler, non si tratta affatto di cose brutte.
“Facebook ci ha letteralmente dato il turbo, non solo a Oculus, che ora può ingaggiare e sviluppare quanto vuole, ma all’intera industria della VR. C’era la VR prima di Oculus, ma lo stesso si può dire per i decenni prima, in cui si cercava di elaborare su vecchi design senza il tracking e con dei FOV ristretti” ha dichiarato Iribe. “Poi è arrivata Oculus, che ha dato il calcio d’inizio e le persone si sono davvero entusiasmate; sono arrivati design simili, con gli schermi dei cellulari e FOV più ampi. Quando Facebook ha acquisito Oculus, la partita è cambiata immediatamente.”
“Abbiamo visto che le grandi compagnie sono saltate a bordo. Abbiamo visto player come Google che si sono dedicati completamente alla VR, poi è arrivata Microsoft con HoloLens. Ci sono molte cose che le persone stavano facendo prima, ma ora il settore ha preso davvero il volo. Ci sono persino dei rumour su quello che stava facendo Apple al momento dell’acquisizione. In generale, tutto è continuato per il meglio: il coinvolgimento di Facebook ci ha permesso di far crescere il nostro team nell’ordine delle centinaia. Abbiamo potenziato l’infrastruttura della nostra piattaforma e le relazioni con i creatori delle componenti. Quindi siamo stati in grado di evolverci da startup a compagnia leader mondiale”.
Facebook, come spiega Iribe, sarà anche cruciale per quanto riguarda l’adozione di massa della realtà virtuale, ossia la trasformazione da curiosità per pochi nerd a oggetto che entra nella vita di tutte le persone. Non bisogna infatti sottovalutare il potenziale di una figura come Mark Zuckerberg, CEO di Facebook.
“All’inizio il mercato sarà dominato dagli utenti della prima ora, dagli entusiasti e dai gamer appassionati, ma poi si espanderà molto velocemente, perché grazie a internet il mondo è un posto molto piccolo. Quando Mark condivide qualcosa, ottiene dieci milioni di visualizzazioni in pochi minuti. È qualcosa che non ha precedenti”.
Tutto questo, senza contare che, non possiamo pensare altrimenti, qualcosa stia bollendo in pentola per quanto riguarda l’integrazione tra Facebook e Oculus Rift. Qualcosa che permetterebbe a Palmer Luckey di essere di fronte a tutti gli altri nella competizione della VR, qualcosa che potrebbe toccare le vite di tutte le persone, dai tech feticisti fino a vostra nonna. Voi cosa ne pensate? Come vi immaginate Facebook in VR?
