Londra: ospedale usa Oculus Rift per trattare il disturbo bipolare

Negli anni di buio che fecero da preludio alla rivoluzione di Palmer Luckey, la VR fu comunque usata a scopi terapeutici. Non stupisce quindi che, anche nel momento della sua rinascita, la VR venga impiegata per lo stesso motivo. ย Tra i numerosi tentativi (ricordiamo, per esempio, quello legato al trattamento dell’alcolismo) Aljazeera riporta che la virtual reality potrebbe rivelarsi cruciale anche per trattare chi soffre di disturbo bipolare della personalitร . Chi รจ diagnosticato conย questo disturbo รจ soggetto a cambi d’umore estremi, che vanno dalla depressione grave alla ipomania.


A svolgere ricerche in tale direzioneย รจ l’Istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze del King’s College di Londra, in collaborazione con l’Ospedale del college. Lo scopo della ricerca รจ capire come la VR possaย aiutare chi soffre di problemi mentali, permettendo ai pazienti di gestire il loro disturbo in un ambiente sicuro, sempre con l’aiuto di terapie tradizionali come la psicoterapia e i farmaci.

I ricercatori stanno dunque usando Oculus Rift in combinazione con diversi tipi di software, che attivano nei pazienti dei responsi emotivi; la VR infatti, essendo cosรฌ immersiva, permette di stimolare il paziente proprio come se questo si trovasse nel mondo reale. Il King’s College Hospital non bada a spese: al suo interno ha un vero e proprio laboratorio VR, con dei sensori di movimento dislocati lungo la stanza che permettono un motion tracking completo degli utenti nell’ambiente VR. L’ospedale ha creato un software che simula la metropolitana di Londra o un bus affollato, per testare come gli utenti reagiscono alle situazioni dove sono presenti altri soggetti, il che รจ particolarmente utile per i pazienti che soffrono di psicosi o schizofrenia.

 

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