Prima di partire in quarta con le considerazioni, pensate una cosa: David Braben è una delle più grandi menti del videogioco (è il creatore di Elite!) e il suo coinvolgimento nella VR non è sicuramente di minore entità. Elite: Dangerous, infatti, è al momento l’unico titolo tripla AAA che supporta Oculus Rift.
La sua opinione, dunque, è assolutamente rispettabile, anche se potrebbe risultare impopolare agli appassionati di VR. In un’intervista con Videogamer.com, Braben infatti ha parlato dell’industria VR, affermando: “Come parte dell’industry, ho paura della VR e di come funzionerà. Al momento c’è la sensazione che tutti vogliano saltare sul carro del vincitore. La VR è grandiosa, non mi fraintendete, e mi piace. L’abbiamo supportata con tutte le nostre forze fin dall’inizio. Penso che al momento abbiamo l’unico gioco AAA con il supporto VR consumer”.
Tuttavia Braben ha anche delle preoccupazioni riguardo a questo medium emergente, principalmente riguardo la socialità. Un problema che già compagnie come Disney, Warren Spector e perfino lo stesso Shigeru Miyamoto, hanno già fatto emergere nei loro commenti.
“Credo che la preoccupazione sia questa: quando la VR avrà successo (se lo avrà), vedremo i nostri figli sul sofà, ancora più disconnessi di adesso, con cuffie e visori. Penso che da un punto di vista genitoriale questo sarà negativo. Credo che l’esperienza sia grandiosa, la sensazione è fantastica. È davvero fantastico, e sono impressionato da dove è arrivata Oculus con il suo controller. Ma dobbiamo pensare a qualcosa del genere. E non sto criticando la VR, penso che sia grandiosa. Penso solo che dovremo posizionarci correttamente e dare il giusto messaggio, e accertarci che la gente viva in maniera confortevole i giochi. Sto affermando l’ovvio, ma onestamente non penso che i visori siano buoni per tutti i giochi”.
Voi cosa ne pensate? I timori di Braben sono fondati oppure la VR non deve destare preoccupazione nei genitori?