Naturalmente, le parole di Spector potrebbero derivare dalla sua personale esperienza con la VR, che si riconduce ai tempi in cui questa tecnologia era ancora a uno stadio talmente primordiale che finì per rivelarsi un fallimento. “Questo è strano, ho lavorato a un paio di giochi che supportavano i visori VR negli anni ’90 ed ero davvero entusiasta. Adesso, mi è passata”.
Spector sembra essere molto più ottimista nei confronti di un’altra tecnologia, la realtà aumentata, che è stata mostrata sul palco della conferenza Microsoft con HoloLens. “L’AR, d’altro canto, sembra piuttosto emozionante. C’è del potenziale lì. Anche i frutti più immediati del gaming AR sembrano essere coinvolgente. Portatemi l’AR”.
Non ci troviamo assolutamente d’accordo con le parole di Spector, e abbiamo paura che finirà per fare la figura di quel famoso tizio secondo il quale i computer non avrebbero mai avuto successo. Voi cosa ne pensate?
Fonte: VRFocus
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