Avreste mai desiderato diventare invisibili? Un gruppo di neuroscienziati del Karolinska Instituet, in Svezia, ha infatti trovato un modo per imitare Harry Potter, usando la realtà virtuale.
In uno studio pubblicato in Scientific Reports, il team ha preso dei volontari e li ha messi in piedi. Poi, hanno preso un’asta di uguale altezza, l’hanno dotata di telecamere e l’hanno piazzata di fronte alle “cavie”, che indossavano un visore VR. Le riprese effettuate dalle telecamere venivano poi spedite ai soggetti, in modo tale che guardando in basso avrebbero visto soltanto uno spazio vuoto.
Come spiega il Washington Post, questo non era sufficiente per far sentire un umano invisibile. Il team ha quindi preso un grosso oggetto, in questo caso un pennello, e l’ha frapposto tra la persona e lo spazio vuoto, nella stessa area, toccando sia la persona che lo spazio vuoto allo stesso momento nella stessa area corrispondente.
Quando il soggetto, tuttavia, avrebbe guardato in basso, avrebbe visto il pennello muoversi attraverso lo spazio vuoto, anche se non ci sarebbe stato nessun corpo da usare come riferimento. Una delle scoperte più sensazionali è che una volta che l’illusione veniva instillata nelle menti delle persone, essa sarebbe potuta continuare anche senza toccare più il soggetto, come se questi avesse dislocato la propriocezione all’interno dello spazio vuoto. L’esperimento ha assunto dei tratti inquietanti quindi quando il team ha preso un coltello da cucina e ha cominciato a colpire lo spazio vuoto sotto la telecamera: il battito cardiaco e la temperatura, infatti, si sono alzate significativamente.
L’esperimento serviva anche a testare le implicazioni sociali derivate dal sentirsi veramente invisibili. Il capo dello studio, Arvid Guterstam, ha infatti spiegato che il team ha messo il soggetto di fronte a una folla di persone che lo guardavano quasi in maniera aggressiva. Ecco cosa il team è riuscito a carpire:
Abbiamo visto che nel corpo invisibile c’era una riduzione sia del responso dello stress fisico che nello stress percepito soggettivamente.
La realtà virtuale e la neuroscienza sono due campi estremamente vicini. Ora che il team ha capito come si può riuscire a far sentire una persona invisibile, rimane solo da capire qual è il meccanismo cerebrale che attiva questa illusione.
Fonte: Huffington Post
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