Project Nautilus: la VR subacquea non s’ha da fare

Circa una settimana fa su Kickstarter, Remote LLC ha lanciato una campagna per il progetto Nautilus: un nuovo display VR HMD che offre agli utenti la possibilità di vivere coinvolgenti ed educative esperienze VR  sott’acqua; oltre alla riabilitazione, il dispositivo aveva lo scopo di sensibilizzare per la conservazione dell’ecosistema oceanico, oggi a rischio a causa di metodi di pesca non del tutto ammissibili. Il progetto è interessante ma decisamente bizzarro e, infatti, non si realizzerà.

Gli utenti potevano godere del dispositivo attraverso la tecnologia smartphone, e grazie alla compatibilità con diversi sistemi Android avrebbe garantito un’esperienza facilmente accessibile. Inoltre, oltre alla presenza di un respiratore, il dispositivo è impermeabile, quindi non vi sarebbe stato alcun pericolo che il telefono si danneggiasse.

Remote LLC  ha lanciato la sua campagna su Kickstarter, con la speranza che il suo visore sottomarino VR avrebbe potuto garantire un’esperienza coinvolgente; il visore era progettato per oscurare l’intero campo visivo dell’utente, sostituendolo con uno schermo dello smartphone, con l’obiettivo di far nuotare in giro con il visore l’utente. La società ha annunciato la cancellazione del progetto dichiarando “un ritardo di consegna di materiale base”.

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Ci sono però anche altre motivazioni possibili dietro dell’annullamento del progetto, come la mancanza del positional tracking: questo lo porterebbe a bloccarsi in una certa posizione nello spazio virtuale, mentre il corpo fisico fluttua intorno senza sosta. Per le sommersioni va bene, diverso è se parliamo di immersioni; altro neo, l’accesso premium alla loro app tramite abbonamento ad un costo di 9,99 dollari annuali;

Nel frattempo, nonostante l’impossibilità di godere di questo nuovo dispositivo, potrete comunque godere di altre esperienze sottomarine. Se avete conti in sospeso con qualche squalo, John Quarles, Professore dell’Università del Texas al dipartimento di Computer Science, ha infatti realizzato un software 3D per la riabilitazione acquatica. L’app si chiama Shark Punch e vi mette in lotta con un fastidioso squalo, insegnandovi a far fronte alla minaccia subacquea.

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