Gli Imagineer di Disney lavorano da anni sulla realtà virtuale. Oggi Bei Yang, capo delle tecnologie creative per Walt Disney Imagineering, ha rivelato durante un talk della GDC cosa pensa il colosso dell’intrattenimento della VR e i suoi piani per il futuro, che sembrano non includere il visore tradizionale ma preferiscono concentrarsi su soluzioni alternative.
Yang ha raccontano di come Disney abbia lavorato su vari prototipi di realtà virtuale fin dal 1980, sviluppando il software nel suo laboratorio con base a Epcot (l’area futuristica del parco).
Yang ha detto che Disney sta guardando a diversi approcci alla realtà virtuale rispetto a quelli che si sono visti recentemente. Le forme di VR emergenti che si sono viste sono basate sui caschi, come Oculus Rift e Gear VR. Secondo Yang, Disney invece vuole guardare alle cosiddette “cave”. Una cave vede allineati parete cnotro parete dei display ad alta risoluzione, con feature interattive incluse nell’attrazione VR. Disney ha sviluppato il concetto, usando controller a sensori di movimento e schermi a risoluzione 4K, simili a quanto visto nella ride Ratatouille di Disneyland Paris, che usa dei proiettori 4K in combinazione come parte dello spettacolo.
Secondo Yang, le cave potrebbero risolvere il problema della motion sickness. Gli effetti 3D stereoscopici potrebbero essere rimpiazzati da delle immagini 2D con sistemi di motion tracking e profondità, usando la prospettiva dinamica con proporzioni mai viste finora.
L’approccio permette anche di implementare la realtà virtuale nelle attrazioni e farle fruire da più persone simultaneamente. In precedenza ride Disney come Ratatouille e Toy Story hanno in parte testato questa tecnologia, anche se non è ancora stato creato niente che permette l’immersione totale.
Yang ha detto che la tecnologia è ancora da migliore, e rimangono delle domande, ad esempio: come può la tecnologia di motion tracking gestire numerose persone che camminano contemporaneamente allo stesso tempo nell’ambiente immersivo?
Cionondimeno, è affascinante immaginare come la realtà virtuale, un giorno, potrebbe trasformare i parchi di divertimento.