Xenoblade Chronicles 3D alza lo standard dei JRPG portatili

Xenoblade Chronicles arriverà presto su New Nintendo 3DS. Per l’occasione, il director Tetsuya Takahashi è stato intervistato da Iwata durante il suo ciclo di speciali “Iwata chiede”. Stando alle parole di Takahashi, non si sarebbe mai aspettato che il gioco sarebbe potuto entrare su un device portatile.

Adesso possiamo giocare con Xenoblade Chronicles sul New Nintendo 3DS e, anche se questo potrebbe sembrare un po’ egoistico, ho pensato che questo alzerà davvero lo standard per gli RPG sui device portatili.

Takahashi si è anche dichiarato sorpreso che il gioco avesse trovato un pubblico in Occidente, e ha affrontato le differenze tra i protagonisti negli RPG occidentali e giapponesi.

Una differenza è che Xenoblade Chronicles ha incorporato l’eroismo innato dei JRPG, permettendo a un utente di diventare un eroe, di diventare il protagonista. D’altra parte, i giochi creati in Occidente, e questo è solo la mia opinione, sono davvero ben fatti, fino all’ultimo dettaglio, ma hanno qualcosa di stoico insito nelle loro storie, e spesso l’aspetto dell’eroismo sembra essere messo in secondo piano.

In effetti, se pensiamo a giochi come Mass Effect, l’elemento della predestinazione è molto meno marcato; si tratta di personaggi nati come eroi, forti e determinati, e l’aspetto della crescita è messo in secondo piano. Anche Iwata ha qualcosa da dire in proposito:

Nei JRPG, i protagonisti non sono molto forti. Sembrano persone che si possono incontrare in strada, che, semplicemente, sono nati per avere un certo destino, e sono trascinati da qualche forza nel fare cose che non avrebbero mai pensato possibili. Ma se gli occidentali davvero non apprezzassero questo tipo di storie, Star Wars non sarebbe stato un simile successo. Perché quel film ha proprio quel tipo di storia.

Xenoblade Chronicles 3D arriverà il 2 aprile e sarà il primo gioco per 3DS che avrà bisogno del New 3DS per essere giocato. E voi, cosa ne pensate? Preferite le storie degli RPG occidentali o la filosofia che anima le loro controparti orientali?